Antonella Dolci, nipote di Francesco Saverio Nitti, una delle figure istituzionali più importanti che nel 1920-21 si opposero al fascismo, quale Presidente della Sezione ANPI di Stoccolma scrive una lettera ai giovani antifascisti di Melfi che nel pomeriggio del 1 settembre 2021 hanno ricevuto un attestato dall’ANPI per il loro impegno sociale e culturale in difesa della Costituzione, della Libertà e della Democrazia.
Sei studenti iscritti all’ANPI completate le Scuole Superiori si accingono agli studi universitari ma prima di andar via dalla propria città hanno accolto la proposta della Sezione di Melfi di salutare la comunità e soffermarsi pubblicamente sule ragioni che li hanno spinto a impegnarsi per la pace, i diritti umani, la tutela del lavoro e contro il razzismo, la xenofobia, la violenza e il fascismo.
Ad Alice Nuccittiello, Rachele Fundone, Mariangela Antoniello, Antonio Simonetti, Ilaria Fuschetto e Wanda Savella, si è rivolta Antonella Dolci con un messaggio che partendo dall’antifascismo del nonno del 1921 invita loro, e tutti i giovani, a lottare, oggi più che mai, per affermare la libertà e contrastare il clima di odio che imperversa in Italia e nel Mondo.
Il papà di Antonella, Gioacchino Dolci, tra i fondatori di “Giustizia e libertà”, il 27 luglio 1929 con una barca andò a liberare nell’isola di Lipari, Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Francesco Fausto Nitti portandoli in salvo in Tunisia. Costretto a riparare in Argentina dopo la morte della moglie Luigia Nitti continuò con tenacia a lottare contro il fascismo dando vita al gruppo di Italia Libera anche a Buenos Aires. Antonella molto legata alla Lucania e alla residenza di Maratea, ha ereditato dal nonno la passione antifascista e continua a custodirla adoperandosi con la Sezione ANPI di Stoccolma perché mai più l’umanità precipiti nel buio degli orrori della tirannia fascista.
Ai nostri giovani spetta raccogliere queste straordinarie testimonianze di vita, conoscerle, studiarle e rivendicarle con orgoglio, a maggior ragione perché provenienti dalla nostra Basilicata e da una città antifascista come Melfi che si appresta a celebrare tra un decennio gli 800 anni delle Costituzioni di Federico II° di Svevia e che storicamente ha sempre accolto e riconosciuto diritti a tutti senza alcuna distinzione di razza, provenienza o religione.