Il dentice tra i 10 e i 12 kg pescato nella baia di Acquafredda di Maratea a pochi metri dalla spiaggia dell’hotel Villa del Mare non è solo eccezionale per il peso ma è un ulteriore esempio di un habitat marino di grande qualità grazie all’attenzione degli albergatori per la salvaguardia della costa. “E’ anche questa – sottolinea Vincenzo Guzzardi, albergatore – una caratteristica della costa marateota che ha tutte le carte in regola per promuovere l’attività di pesca sportiva e di turismo subacqueo. Sono attività in forte crescita di appassionati e che hanno un legame diretto con la filiera della piccola pesca locale e con l’offerta di piatti tipici per alberghi e ristoranti di Maratea. Gli effetti sono dunque su attività di turismo attivo di mare. Inoltre, i turisti dopo aver mangiato il pesce freschissimo della costa marateota tornano a casa al termine della vacanza con un ricordo diretto di sapori e gusti di mare difficilmente ritrovabili in città e la voglia di fare una nuova vacanza a Maratea. Del resto la cucina marateota ha grandi offerte di pesce freschissimo”. Di qui il brand “Basilicata Miglio Zero”, un marchio che intende valorizzare il pescato a chilometro zero, dal tombarello e il nasello del Mar Tirreno, alla seppia e il cefalo del Mar Ionio, presentato di recente a Genova a Slow Fish 2021 dal direttore del Flag Coast to Coast Basilicata Salvatore Lobreglio e dal portavoce della cooperativa Nereide,
“Il Flag Coast to Coast è l’unico gruppo di azione costiera lucano, – spiega Lobreglio – con le attività legate al brand ‘Basilicata Miglio Zero’ intendiamo sviluppare azioni finalizzate a rafforzare il sistema produttivo locale”.
“Servirà a promuovere tutti i prodotti legati alla piccola pesca artigianale locale. – continua – Perciò abbiamo portato a Slow Fish quattro ricette costruite sulle specie più pescate nei due mari della Basilicata, che vengono unite ai prodotti di terra rappresentativi della cultura rurale, piatti misti della nostra tradizione”.
Le quattro video-ricette consultabili online sono state preparate a Roma presso la sede nazionale della Federazione italiana cuochi. Due nascono dalle tradizioni della costa tirrenica della Basilicata, due da quella ionica.
Da un lato il tombarello e il nasello per il Mar Tirreno, dall’altro la seppia e il cefalo per lo Ionio.
Il tombarello all’insalata marateota, unisce il pesce sfilettato scottato al vapore con il pomodoro rosa di Maratea, la cipolla rossa, le olive verdi e nere del territorio e il basilico. Il nasello del Porticello, prende il nome da una piccola darsena di Maratea, si tratta di un nasello in guazzetto con sapori di mare e di terra uniti assieme. Mentre dal pescato e dai sapori della costa ionica nascono la polpetta di cefalo e la seppia ripiena.