Autismo, Consigliere regionale Coviello (Fratelli d’Italia): “Determinate tematiche non hanno colore politico. Poste oggi le basi per una serie di interventi incisivi”. Di seguito la nota integrale
«Come ho già affermato ritengo che determinate tematiche non abbiano colore politico e proprio per questo motivo, ringraziando i colleghi consiglieri, accolgo con grande soddisfazione l’approvazione all’unanimità di questa nuova legge regionale n. 74/2020 da me fortemente caldeggiata. Si tratta di un giorno atteso da centinaia di famiglie: finalmente i temi della fragilità, della tutela dei soggetti più deboli ed il relativo sostegno, storicamente ricchi di parole ma poveri di fatti concreti, avranno il giusto riconoscimento, oggi vengono poste le basi per una serie di interventi incisivi», lo dichiara il consigliere regionale di FdI, Tommaso Coviello. «La pandemia – prosegue – ha sicuramente messo in luce l’obsolescenza del sistema socio assistenziale ed è su questo aspetto che è necessario e doveroso riflettere. Nella fattispecie l’impatto del Covid ha rallentato o talvolta bloccato i percorsi terapeutici di numerose persone con disturbo dello spettro autistico, rendendo vani i progressi e i sacrifici delle rispettive famiglie. Da questa esigenza nasce una legge che mira a rispondere alle necessità della collettività. La Legge regionale n.33 del 2008 ha, senza ombra di dubbio, inquadrato a livello normativo la materia dei disturbi dello spettro autistico, offrendo un embrionale contributo per avvalersi dei metodi Doman, Vojta, Fay, Aba con oneri assistenziali connessi ai trattamenti di riabilitazione che non rientravano nelle prestazioni coperte dal Fondo Sanitario Regionale e forme di rimborso delle spese di trasferimento e di permanenza nei luoghi preposti alle terapie, oltre al rimborso delle spese sostenute dalle famiglie per le terapie domiciliari. Dal 2008 ad oggi – prosegue Coviello – fortunatamente, dal punto di vista scientifico e metodologico sono stati fatti numerosi passi in avanti e pertanto parallelamente al progresso medico è necessario aggiornare l’assetto normativo, ormai lacunoso. La legge 74/2020 ha il grande obiettivo di porre a sistema una serie di interventi al fine di ottenere una disciplina organica e più completa con una visione incentrata sulle necessità latenti o palesi delle famiglie e di una società che per ovvie ragioni non deve escludere nessuno, specialmente chi è portatore di qualche forma di fragilità. Ringrazio – conclude l’esponente di FdI – la preziosa collaborazione degli uffici del Dipartimento Salute e la massima disponibilità dimostrata dall’assessore Rocco Leone, professionista sensibile a determinate tematiche, il Garante per l’infanzia e l’adolescenza Vincenzo Giuliano e le associazioni tutte con le quali ho avuto il piacere di confrontarmi durante la fase preparatoria e prima di presentare la suddetta legge in Consiglio».