Si è riunito il Consiglio Direttivo della Sezione Edili di CONFAPI Matera. Gli enti pubblici pagano in ritardo e le imprese chiudono per eccesso di crediti. In mancanza di soluzioni cantieri fermi e licenziamenti.
Il Consiglio Direttivo della Sezione Edili di CONFAPI Matera, presieduto da Michele Molinari, si è riunito per esaminare la grave situazione di crisi che il comparto delle costruzioni sta attraversando.
Gli Edili di CONFAPI hanno evidenziato che il blocco dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, a causa del Patto di Stabilità, sta mettendo in ginocchio decine di aziende, che paradossalmente rischiano di chiudere per eccesso di crediti.
La situazione, inoltre, si è aggravata perché ai ritardi nei pagamenti si è aggiunta la stretta creditizia delle banche, impegnate a ri-depositare il maxi-prestito della Bce a Francoforte per ricapitalizzarsi, invece di impiegare la liquidità per finanziare famiglie e imprese.
L’emergenza è tale che in assenza di rimedi urgenti da parte del Governo nazionale e di quello regionale, a breve il sistema produttivo non sarà più in grado di reggere a questo impatto. Le imprese, quindi, sono pronte a fermare i cantieri – anzi, qualcuna lo ha già fatto – e a licenziare le maestranze impiegate. Una risposta forte ad un problema grave che altrove sta portando numerosi imprenditori al suicidio.
Molinari ha sollecitato il presidente della Regione Vito De Filippo a dare carattere di assoluta priorità alla questione, per la quale il presidente di CONFAPI Matera, Vito Gravela, ha chiesto un incontro un mese fa al dirigente generale del dipartimento Presidenza della Giunta, Angelo Nardozza. La Regione, infatti, con la delibera di giunta n. 22 del 2 marzo 2012 ha bloccato ogni pagamento fino al prossimo 30 giugno.
Il Consiglio Direttivo degli Edili, inoltre, sta valutando la possibilità di istituire un ufficio per il recupero crediti, affidato a legali convenzionati con l’Associazione, al fine di dare maggiore forza alle azioni collettive.