Cittadinanza onoraria ai membri del Comitato Nazionale per le celebrazioni del millenario di fondazione della città fortificata di Melfi (1018-2018). Nel corso dell’assise consiliare di questa mattina il sindaco di Melfi, Livio Valvano, ha conferito al Prof Cosimo Damiano Fonseca, al Prof. Pietro Dalena, al Prof Francesco Panarelli ed al Prof Raffaele Nigro la massima onoreficenza cittadina. Presente alla cerimonia il Sen. Ortensio Zecchino già più volte Ministro della Repubblica e specialista in storia del diritto medievale.
“Personalità eccellenti del mondo della cultura – ha detto Valvano – con particolare riferimento alla storia per aver promosso una ricerca scientifica, divulgato e fatto conoscere la Città di Melfi, facendo risaltare l’importanza e la bellezza della Città ripercorrendo le varie epoche della sua storia ed in particolare quella Longobardo- Bizantina, Normanna e Sveva, ponendo particolare attenzione ed esaltando il valore altissimo del suo patrimonio storico-artistico e culturale e la preziosità dei suoi monumenti”.
Cosimo Daminano FONSECA
Dopo gli studi in Teologia a Napoli, ha conseguito il dottorato in Teologia e in Storia alla Cattolica di Milano. E’ stato successivamente assistente di Cinzio Violante e ha insegnato Storia medievale presso varie università, tra cui Lecce e Bari. E’ stato tra i primi a studiare la civiltà rupestre del Mezzogiorno d’Italia, dando alle stampe numerose pubblicazioni e dando luogo a convegni biennali sull’argomento. Tra i fondatori del Centro Sudi Normanno Svevi della Puglia, nel 1982 Mons. Fonseca è stato chiamato a fondare l’Università della Basilicata, dove è stato Rettore per tre mandati, fino al 1994. Per i suoi meriti è stato nominato membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dopo la carica di socio della Pontaniana di Napoli.
Collaboratore dell’Enciclopedia Treccani, è stato tra i fondatori dell’Enciclopedia Federiciana, al fianco di Ortensio Zecchino.
Dal 2016 è entrato a far parte in qualità di Presidente del Comitato per le celebrazioni del millenario della fondazione della fortificazione di Melfi, offrendo un contributo imprescindibile agli studi sulla presenza di Longobardi, Bizantini, Normanni e Svevi nell’area del Vulture e contribuendo alla nascita di tre convegni internazionali sul tema e alla diffusione della conoscenza della città nelle università europee e promuovendo gli studi sulla città di Melfi e l’orgoglio di appartenenza tra i suoi stessi cittadini.
Pietro Dalena
Dopo la laurea in Lettere Moderne conseguita presso l’Università di Bari, Pietro Dalena si è specializzato in Paleografia e Diplomatica presso l’Archivio di Stato del Capoluogo Pugliese e successivamente in Storia dell’Arte presso La Sapienza di Roma. Dal 1983 è stato ricercatore presso l’Università della Calabria, dove ha insegnato Storia della Chiesa Medievale e Moderna e Geografia storica dell’Europa Medievale. Oltre a numerose pubblicazioni sulle Istituzioni politiche, religiose, ambientali dell’età medievale, Dalena si è specializzato nello studio della viabilità e dei flussi di pellegrini nei tempi remoti e ha diretto varie collane di studi relativi alle discipline da lui insegnante, presso editori calabresi e pugliesi. E’ stato insignito dei premi Basilicata e Gaetano Cingari per gli studi meridionalistici ed è stato nominato Prorettore dell’Università di Cosenza. Ha collaborato all’Enciclopedia Federiciana e agli scavi archeologici di numerosi siti medievali, tra cui Casalrotto e Mottola.
Dal 2016 è membro del Comitato per il Millenario della fondazione di Melfi, una città verso cui ha mostrato un profondo amore, accettando di tenere incontri e presentazioni di volumi al di fuori dell’impegno istituzionale. Una città verso cui ha convogliato l’attenzione di studiosi e docenti italiani e stranieri e tra cui ha diffuso la conoscenza dei beni architettonici e storici del territorio.
Francesco Panarelli
Nato a Giovinazzo si è laureato in Storia con Cinzio Violante e Vera von Falkenhausen e si è perfezionato con un Dottorato) presso la Scuola Normale di Pisa. Dopo essere stato borsista a Tübingen e a Roma, si è trasferito per un decennio a Bologna e per oltre un anno a Monaco di Baviera con un dottorato di Historica. Dal 1995 lo troviamo presso l’Università della Basilicata, dove è professore ordinario di Storia medievale e attualmente è Direttore del Dipartimento di Scienze Umane. Membro dei comitati scientifici di numerose riviste, è anche membro del Consiglio scientifico della Commissione Internazionale per la Storia delle Città, del Centro studi sulla Storia degli insediamenti monastici europei presso l’Università Cattolica di Milano e di Dresda e dal giugno 2021 è Presidente della SISMED, la Società Italiana degli Storici Medievisti.
Ha pubblicato un numero considerevole di monografie, articoli e recensioni, occupandosi prevalentemente di storia del Mezzogiorno italiano in età medievale, con una particolare attenzione per l’età normanna e sveva; di storia delle città del Mezzogiorno e delle istituzioni ecclesiastiche; di storia del monachesimo; di problemi legati all’insediamento rupestre.
Francesco Panarelli è oggi un’anima portante della vita culturale lucana e dell’università di Basilicata e non ha fatto mancare il suo apporto negli aspetti organizzativi del Comitato nazionale del Millenario, con una presenza e una passione costanti per i quali la città di Melfi gli è grata.
Raffaele Nigro
Originario di Melfi, Raffaele Nigro vive a Bari dal 1967, dove è stato allievo di Michele Dell’Aquila e di Edda Ducci. Laureatosi con una tesi sulle strutture narrative di Theodor Dostojevskij, ha scritto saggi su Francesco Berni e sul Burchiello per il Poligrafico dello Stato, pubblicando una serie di romanzi con Camunia, Mondadori, Giunti e Rizzoli. Si è aggiudicato il Supercampiello nel 1987 con I fuochi del Basento, un romanzo tradotto in molti paesi e che ad oggi ha superato il milione di copie, ottenendo successivamente per Malvarosa premi come Mondello, Biella, Flaiano, Selezione Campiello. Per Rizzoli ha pubblicato anche un saggio sulla letteratura internazionale sul banditismo e da ultimo un saggio sulla Letteratura dell’Inquietudine nel Novecento italiano. Testi che gli hanno valso le lauree ad honorem in Lettere e in Sociologia delle università di Foggia e di Malta. Giornalista Rai, ha scritto per il teatro e il cinema, lavorando con Arnoldo Foà, Sergio Rubini, Michele Placido e Giorgio Albertazzi, è stato Direttore e Caporedattore della sede Rai della Puglia e ha accettato di lavorare a Melfi come assessore alla Cultura, prodigandosi per ottenere il riconoscimento del millenario dal Ministero dei Beni Culturali.