Vincenzo Giuliano, Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza Regione Basilicata in una nota rivolge gli auguri di buon anno 2021-2022, a tutto il mondo della scuola, che sia un anno di ripresa dopo i due precedenti, segnati pesantemente dalla pandemia. Di seguito la nota integrale.
Le recenti prove Invalsi hanno sottolineato la ricaduta che la pandemia ha avuto sui nostri ragazzi, ma la scuola lucana è sempre pronta a rinnovarsi per sostenere le varie sfide che si presentano. Il Covid ha lasciato tracce profonde nel mondo scolastico e molte cose si faranno in modo diverso da prima. Una per tutte il digitale applicato alla didattica.
Ma tutti abbiamo tratto molti insegnamenti per poter ripartire con più slancio e con più vigore.
Nel nuovo decreto sicurezza aleggia la speranza che possa essere un anno normale, con tutti in presenza. E una grande mano l’hanno data proprio gli alunni, molti dei quali, in età 12-18, hanno fatto il vaccino. Un grande esempio di responsabilità e coerenza, nella prospettiva di vedere presto una uscita definitiva dall’emergenza sanitaria.
La scuola non può riaggiustare tutti i danni creatisi; ma individuare le nuove disuguaglianze e dare la giusta chiave di lettura per porre riparo, si.
Allora, maggiore attenzione ai nuovi bisogni di tutti gli alunni, soprattutto di quelli più fragili, maggiormente provati in questo tempo: alunni portatori di handicap, o affetti da malattie, con DSA, Bes, minori stranieri, alunni provenienti da famiglie disagiate, alunni con disagi vari. E il disagio va riconosciuto e, laddove sia possibile, a prevenirlo. In ogni caso, è determinante segnalarlo, ed affrontarlo con le figure professionali più consone, affinché nessuno resti ai margini, resti indietro!
Ci attende un grande lavoro di inclusione che non è una situazione a sé stante, ma è un processo che implica crescita e sviluppo, risorse finanziarie e umane, lavoro congiunto e coinvolgimento emozionale da parte di tutti. Bisogna far partecipi tutte le agenzie educative per il buon funzionamento della scuola, mettendo in atto i Patti educativi di comunità. Una ritrovata intesa tra scuola e famiglie, in particolare per gli alunni fragili. La scuola deve attingere dalla famiglia tutte le informazioni necessarie per una buona frequenza. Dai trasporti (a proposito dei quali faccio mie le sollecitazioni dell’Unione degli studenti lucani, a riguardo) alla didattica; tutto deve essere pianificato insieme alla famiglia, affinché ci sia vera partecipazione ed inclusione di ciascuno. Ci si avvalga anche della possibilità, da parte delle scuole, di richiedere tempestivamente agli USR i professionisti scelti per il supporto psicologico e pedagogico-educativo, secondo quanto previsto dal decreto sicurezza emanato dal Ministero dell’Istruzione. Queste figure saranno particolarmente utili in questo anno scolastico, in quanto si prevede una maggiore attenzione al benessere mentale ed emozionale degli allievi di ogni ordine e grado.
Ai ragazzi raccomando di andare a scuola felici e sereni, credendo e fidando nelle proprie capacità.
Cercate e non rifiutate, cari ragazzi, l’aiuto degli adulti in questo momento difficile e vedrete che presto supereremo insieme ogni avversità. Studiate con passione, coltivate i vostri sogni, realizzatevi nei vostri hobby, credete nelle vostre amicizie, non lasciate solo nessuno dei vostri amici, siate attenti all’ambiente. Diventate quel mondo migliore che la società attende dando il buon esempio a chi vi guarda. Rendetevi e rendeteci orgogliosi di ciò che siete e che fate.