Mitigazione esondazioni, al via cinque interventi. L’assessore alle Infrastrutture Mancusi illustra i dettagli dei progetti che saranno attuati nelle aree interessate dai fiumi Bradano, Ofanto e Cavone.
Saranno cinque gli interventi che mireranno alla mitigazione del rischio idraulico nelle aree colpite dalle avversità atmosferiche eccezionali che hanno interessato la Basilicata dal 28 febbraio al primo marzo 2011.
Su proposta dell’Assessore alle Infrastrutture, Agatino Mancusi, la Giunta regionale ha ammesso a finanziamento gli interventi selezionati con l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 3984 del 25.11.2011. L’importo complessivo delle opere finanziate è pari a sette milioni di euro con risorse del PO FESR Basilicata 2007-2013.
In particolare la Giunta Regionale ha deliberato la presa d’atto del primo stralcio del Piano degli interventi, predisposto sulla base delle proposte formulate dagli Enti Locali, approvato con l’ordinanza numero 5 del 16.02.2012, dal Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, nella sua funzione di Commissario delegato per il superamento dell’emergenza.
“Le cinque operazioni – spiega l’assessore Mancusi – ridurranno i rischi di natura idraulica, tenendo anche conto dei cosiddetti tempi di ritorno. La stabilizzazione dei versanti, la pulizia e la manutenzione straordinaria degli alvei dei corsi d’acqua e la realizzazione di opere di difesa idraulica compongono – aggiunge Mancusi– un complessivo quadro di azioni ed interventi per la mitigazione del rischio idraulico e geologico”.
Per il fiume Bradano è previsto l’adeguamento arginature in destra idrografica a valle del viadotto ferroviario nel Comune di Bernalda (euro 3.500.000); per il Basento la rimozione della vegetazione in alveo e il ripristino degli argini danneggiati o distrutti dalle piene dalla foce alla Pista Mattei, nei Comuni di Pisticci e Bernalda (euro 2.000.000) e il ripristino degli argini e dell’officiosità in località Giardini di Grassano (euro 300.000); per il fiume Ofanto è previsto il ripristino dell’officiosità idraulica e interventi sugli argini dal ponte Leonessa verso monte (euro 700.000); per il Cavone il ripristino dell’officiosità idraulica e interventi sugli argini a monte della Ss.106 Jonica (euro 500.000).
“Il quadro complessivo degli interventi – dichiara ancora Mancusi – è il risultato di un articolato lavoro messo in campo dal tavolo tecnico a cui sono stati invitati gli Uffici istituzionalmente competenti a vario titolo in materia di riduzione del rischio idraulico. Tali Uffici sono stati collettori, insieme all’Ufficio Protezione Civile, di tutte le segnalazioni, di tutti i dati e delle informazioni pervenute da parte degli Enti locali e degli altri Enti interessati alla realizzazione degli interventi. Un grazie va dunque, oltre all’Ufficio Protezione Civile, che ha coordinato il Tavolo Tecnico, all’Autorità lnterregionale di Bacino della Basilicata e agli Uffici “Ciclo dell’Acqua”, “Geologico”, “Difesa del Suolo di Potenza e di Matera” della Regione Basilicata”.
La Giunta regionale ha inoltre stabilito che la Direzione Generale del Dipartimento Infrastrutture della Regione fungerà da beneficiario e che, a parte le spese la realizzazione dei progetti, che sono ammissibili a decorrere dal 25.11.2011, quelle relative alle cinque operazioni finanziate sono ammissibili a partire dall’approvazione della delibera. Fissate infine anche le scadenze dei cinque progetti: 31/12/2012, termine per l’assunzione degli impegni relativi all’aggiudicazione dei lavori; 31/10/2014, termine per la conclusione delle operazioni.
Mitigazione esondazioni, i cinque interventi finanziati
Fiume Bradano
euro 3.500.000
Adeguamento arginature in destra idrografica del fiume Bradano a valle del viadotto ferroviario.
Contesto L’argine in dx idraulica del fiume Bradano, in agro di Bernalda, è insufficiente per contenere le piene e pertanto è necessario sollevarlo per proteggere gli insediamenti esistenti
Intervento L’intervento prevede l’aumento della sezione dell’argine esistente in terra mediante innalzamento e protezione del lato fiume con materassi “tipo reno” e gabbioni metallici per una lunghezza di circa 1700 m al fine di poter provvedere alla sistemazione e il ripristino della funzionalità dei reticoli idraulici e dei relativi ambiti fluviali.
Tecnica Intervento eseguito con tecniche di ingegneria naturalistica con materiali rinvenibili in loco
Risultati Riduzione aree esondabili con tempi di ritorno 30 anni
Popolazione interessata 300 Abitanti
Sostenibilità ambientale Adozione di tecniche di ingegneria naturalistica: realizzazione di argini in terra e protezione in materiali naturali
Fiume Basento
euro 2.000.000
Rimozione vegetazione in alveo e ripristino argini danneggiati e/o distrutti dalle piene
Contesto Con le piene delle ultime alluvioni gli argini del fiume Basento in agro di Bernalda e Pisticci sono stati danneggiati e/o distrutti e pertanto è necessario rimuovere la vegetazione per facilitare il deflusso delle acque di piena e ricostruire gli argini, dalla foce alla Pista Mattei compresa (circa 28 km)
Intervento L’intervento prevede il’ ripristino degli argini in terra, danneggiati e/o distrutti, con protezione spondale lato fiume con materassi “tipo reno” e gabbioni metallici in agro di Bernalda e Pisticci al fine di poter provvedere alla sistemazione e il ripristino della funzionalità dei reticoli idraulici e dei relativi ambiti fluviali.
Tecnica Intervento eseguito con tecniche di ingegneria naturalistica con materiali rinvenibili in loco
Risultati Miglioramento del deflusso idraulico e riduzione aree esondabili
Popolazione interessata 300 Abitanti
Sostenibilità ambientale Adozione di tecniche di ingegneria naturalistica: realizzazione di argini in terra e protezione in materiali naturali
Fiume Basento
Giardini di Grassano
euro 300.000
Ripristino officiosità idraulica del Fiume Basento in località Giardini in agro di Grassano
Contesto Il fiume Basento a seguito degli eventi alluvionali recenti ha ulteriormente deviato il suo corso e pertanto è necessario eseguire lavori di ripristino dell’officiosità idraulica
Intervento L’intervento prevede la rimozione della vegetazione in alveo e sistemazione e rimozione degli accumuli di materiale alluvionale al fine di poter provvedere alla sistemazione e il ripristino della funzionalità dei reticoli idraulici e dei relativi ambiti fluviali.
Tecnica Intervento eseguito con tecniche di ingegneria naturalistica con materiali rinvenibili in loco
Risultati Miglioramento del deflusso idraulico e riduzione aree esondabili
Popolazione interessata 50 Abitanti
Sostenibilità ambientale Adozione di tecniche di ingegneria naturalistica: realizzazione di argini in terra e protezione in materiali naturali
Fiume Ofanto
euro 700.000
Ripristino officiosità idraulica e interventi su argini.
Contesto Alveo fluviale del fiume Ofanto. Il fiume Ofanto ha un bacino idrografico di livello interregionale, infatti il fiume nasce in Campania in provincia di Avellino alle pendici dei versanti campani della dorsale appenninica. Il tratto lucano è caratterizzato da interrimenti dell’alveo e da formazione di isoltti vegetati.
Intervento L’alveo del fiume Ofanto, nella sua parte lucana, è caratterizzato da isole vegetate che riducono notevolmente la capacità di deflusso anche se l’ampiezza del corso d’acqua è notevole.
L’intervento consiste nella asportazione del trasporto solido in eccesso, dal ponte Leonessa verso monte, per circa un Km, taglio selettivo della vegetazione in alveo salvaguardando elementi di valenza naturalistica, risagomatura delle sponde ed idrosemina di stabilizzazione.
Tecnica La proposta progettuale contiene interventi di ingegneria naturalistica volti a salvaguardare le aree sondabili ed anche le presenze arboree di pregio. Si prevede inoltre il riuso delle materie naturali rimosse nel rispetto del D.Lgs 152/2006 Norme Ambientali.
Risultati Riduzione delle aree sondabili con tempo di ritorno T = 30 anni
Popolazione interessata 800 – 1000 abitanti
Sostenibilità ambientale Adozione di tecniche di ingegneria naturalistica quali dragaggio del trasporto solido in eccesso e utilizzo dello stesso per elevare le arginature. Le movimentazioni di terreno avverranno nell’ambito delle golene; nel rispetto del D.Lgs 152/2006 e s. m. e i..
Fiume Cavone
euro 500.000
Ripristino officiosità idraulica e interventi su argini del fiume Cavone a monte e a valle della SS 106 Jonica a protezione delle infrastrutture
Contesto L’alveo del fiume Cavone si presenta con fitta vegetazione che impedisce il regolare deflusso delle acque in caso di piena oltre a rottura di argini nei tratti a monte e a valle della SS 106 Jonica.
Intervento L’intervento prevede la riparazione e manutenzione degli argini e pulizia alveo mediante la rimozione della vegetazione al fine di poter provvedere alla sistemazione e il ripristino della funzionalità dei reticoli idraulici e dei relativi ambiti fluviali..
Tecnica Intervento eseguito con tecniche di ingegneria naturalistica con materiali rinvenibili in loco
Risultai Miglioramento del deflusso idraulico e riduzione aree esondabili
Popolazione interessata 150 Abitanti
Sostenibilità ambientale Adozione di tecniche di ingegneria naturalistica: realizzazione di argini in terra e protezione in materiali naturali
Totale Finanziamenti
euro 7.000.000
Scadenze
31/12/2012 – termine per l’assunzione degli impegni relativi all’aggiudicazione dei lavori
31/10/2014 – termine per la conclusione delle operazioni