Riceviamo e pubblichiamo una nota inviata dal Consigliere comunale del PDL Adriano Pedicini in cui viene nuovamente portata all’attenzione dell’Amministrazione comunale la situazione in cui si ritrova il borgo Picciano, che “rimane nell’abbandono totale perchè alla mancanza di essenziali servizi si associano elementi di illegalità ed abbandono istituzionale diffuso. Pedici si chiede: “Cosa si vuole fare del borgo….? si vuole attendete che la vita diventi talmente insostenibile dall’agevolare l’esodo…? Di seguito la nota integrale.
E’ totale il disinteresse per quello che accade ai bordi della città, Borgo Picciano ne è l’esempio tangibile. In questa periferia, la mancanza di servizi essenziali, quelli ai quali tutti accedono, sono un optional; mai allacciata alle rete del metano; da oltre due anni senza telefono, internet, fax e qualunque altro strumento elettronico che si colleghi in rete, non solo dal fisso ma anche mobile, il tutto condito da scarsa attenzione ai problemi di legalità e sicurezza. I furti, di auto ed in appartamento sono, in quota proporzionale elevati, mentre i ripetuti furti dei cavi telefonici hanno fatto si che il telefono nel borgo sia diventato solo un soprammobile. I reiterati furti dei cavi della linea telefonica, perpetrati allo scopo di ricavarne rame, hanno posto nell’isolamento più totale gli abitanti del borgo. Il disagio che ha ripercussioni non di poco conto sulla formazione dei giovani che diversamente dai loro coetanei che abitano in città non hanno la possibilità di utilizzare lo strumento informatico e comunicativo, segnano irreparabilmente il confine tra che vive in città e chi nei Borghi. La soluzione nella teoria è molto semplice: sostituire l’attuale linea aerea che corre lungo il torrente Gravina, quindi nascosta, con una più efficace linea a fibre ottiche in parallelo alla strada provinciale. Progetti e soluzioni semplici quasi irrilevanti che rappresentano il livello minimo della qualità della vita eppure, sono solo sbandierati e propagandati puntualmente dal politico di turno in ogni campagna elettorale e mai portati a soluzione, compreso l’allacciamento alla rete di metano che, dopo il tragico evento avvenuto a Picciano “B” sembrava incombente. La questione diventa rilevante soprattutto perché la rete di telefonia mobile non trova ampia copertura tanto da rendere difficile ogni comunicazione o utilizzare internet dal mobile. Gli incontri tra gli abitanti ed i rappresentanti delle amministrazioni deputate a risolvere la questione si sono sempre conclusi con una agenda fitta di promesse e soluzioni alla quali sembrava dovesse seguire una immediata definizione, invece come spesso accade, non si fa nulla. Certamente rimangono tanti interrogativi che gli abitanti del borgo si pongono, tra questi il chiedersi cosa si vuole fare del loro Borgo; se lo si vuole mantenere in vita o lo si voglia abbandonare al suo destino tanto da relegarlo a luogo di decadimento ed abbandono dove l’esodo volontario è spronato dalla insostenibile insopportabilità della vita. Per molti non è molto distante questa sofferta decisione soprattutto quando è palese la mancanza di sicurezza, l’assenza delle istituzioni associata alla percezione di degrado e illegalità determinata da prepotenti soggetti che, impunemente occupano e declassano locali pubblici, sedi di associazioni di cittadini, luoghi comuni, trasformandoli in perfette centrali di rigattieri di profonda periferia africana, ed alla quale le istituzioni deputate ad intervenire o trovare soluzioni assistono e rimangono inerme.
Adriano Pedicini, Consigliere comunale PDL