C’era anche la Basilicata a Bastia Umbra ad AnteprimAgriumbria la prima fiera agricola in presenza a livello nazionale a riaprire i battenti. Un’edizione speciale che con il 2021 è ripartita da quella mancata 52esima edizione sfumata a causa del Covid-19. Tra tutte le diverse razze di bovini da carne in esposizione, non è mancata quella Podolica di Basilicata. Ha provveduto a mettere in vetrina una bella vacca con il suo vitello, l’allevatore Giuseppe Pecorelli da Rivello, insignito del premio Anabic che celebrava i 60 anni di attività. Ad AntemprimAgriumbria hanno anche esposto nuclei di ovini di razza sarda degli allevamenti lucani di Rocco Lioi e di Franco Sabino. Per tre giorni oltre 400 stand (aziende giunte per il 30 per cento dall’Umbria, per il 35 per cento dal Centro Sud e per la restante parte dal Centro Nord), diversi appuntamenti tecnici, presentazioni e dimostrazioni pratiche. Un’edizione speciale, quella di Agriumbria, anche per quanto riguarda la vetrina delle razze animali da allevamento e da latte. Se infatti i concorsi internazionali sono rimandati all’edizione del 2022, questo fine settimana, per la prima volta nella storia delle fiere, erano presenti tutte le razze italiane iscritte al libro genealogico: dagli ovicaprini ai bovini, passando per gli animali da corte fino ad arrivare ai cavalli da lavoro. “Un’occasione più unica che rara, con oltre 200 specie di animali tutte insieme grazie anche alla forte collaborazione con l’Associazione italiana allevatori – ha sottolineato il direttore dell’Ara Basilicata, Giuseppe Brillante – per discutere dei problemi emergenti del settore, ma soprattutto delle novità, delle tendenze e delle innovazioni tecniche e tecnologiche nei diversi comparti produttivi. Un grazie agli allevatori lucani per la loro presenza e per la loro capacità di essersi fatti valere anche fuori regione”.