“La Regione Basilicata, dopo molti anni di immobilismo politico, si è dotata di una legge per dare risposte concrete ai cittadini in relazione agli odori molesti delle attività industriali. Dai banchi dell’opposizione, in assenza di una specifica legislazione nazionale in materia, ho sollecitato infinite volte interventi che andassero in questa direzione, senza ottenere la necessaria attenzione da parte di chi allora amministrava. Il governo Bardi, invece, ha mantenuto l’impegno preso in campagna elettorale e sono convinto che altri territori italiani, in una logica di prevenzione e mitigazione di questi fenomeni, seguiranno l’esempio del provvedimento lucano”.
È quanto ha dichiarato questa sera l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa, intervenendo a Tito Scalo all’incontro pubblico organizzato per discutere delle attività di monitoraggio e controllo dei cattivi odori nel territorio comunale. All’incontro hanno preso parte il direttore generale dell’Arpab, Antonio Tisci, e il sindaco di Tito, Graziano Scavone.
“I cittadini di Tito devono stare tranquilli, l’attenzione della Regione è massima. Abbiamo a disposizione i dati del monitoraggio ambientale effettuato dalle stesse imprese, da cui si evincono per le emissioni odorigene valori superiori rispetto a quelli tollerabili dalle persone. Questo significa – ha aggiunto Rosa – che abbiamo un quadro chiaro della situazione che in tempi brevi ci permetterà di intervenire per arginare il problema, mettendo al centro delle nostre valutazioni e azioni la salvaguardia della salute delle persone e la tutela ambientale. Inoltre, nell’ambito della ridefinizione del progetto relativo alla ‘Rete di monitoraggio territoriale’, già approvato da Ministero dell’Ambiente, Ispra ed Enea, in Basilicata installeremo ulteriori 10 centraline per le rilevazioni, di cui finalmente 1 a Tito scalo”.
L’assessore Rosa si è poi soffermato sul ruolo attivo che potrà svolgere la popolazione di Tito. “Stasera presentiamo anche l’applicazione predisposta dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Da questo momento i cittadini, in assoluto anonimato e nel rispetto della privacy, potranno segnalare con il proprio telefono cellulare il luogo, la data e l’orario legati alla percezione dei miasmi. In questo modo andremo a delimitare con maggiore precisione le zone interessate dagli odori sgradevoli per le ulteriori rilevazioni da parte dei tecnici”.
“In una regione come la Basilicata, dove episodi di questa natura si sono verificati e purtroppo continuano ad esistere, in particolare nelle aree collegate alle attività estrattive, la politica non può girare la testa dall’altra parte. Ecco perché abbiamo preso l’iniziativa di dotarci di una specifica norma attraverso cui dare riscontri alle comunità locali e all’ambiente. Apprezzabile – ha concluso l’assessore – è stato il fatto che la legge sia stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, perché su questi temi non devono esistere colori politici, ma deve prevalere sempre l’interesse pubblico”.