L’Azienda Sanitaria di Matera è sempre più caratterizzata da una situazione di stallo derivante dalla precarietà del management, determinata dall’attendismo della politica regionale. La sospensione e il rinvio infinito delle decisioni e della formalizzazione dei relativi atti stanno precipitando l’ASM in un buco nero dal quale sarà difficilissimo riemergere.
Bisogna ricordare che in tre anni, che è la durata minima dell’incarico di Direttore generale, si sono avvicendati un Commissario (5 mesi), un Direttore generale (12 mesi), un Direttore generale facente funzioni (15 mesi) e un ulteriore Commissario nominato per sei mesi con la Delibera di Giunta n. 182 del 12 marzo 2021, mentre con la Delibera n. 183 veniva stabilito di indire l’avviso pubblico di selezione per la nomina del Direttore generale dell’ASM.
Passati più di sei mesi, non si è ancora arrivati alla nomina del nuovo Direttore Generale dell’ASM e la settimana scorsa al Commissario è stato prorogato l’incarico per un periodo di ulteriori due mesi.
La perdurante situazione di incertezza e precarietà dei vertici dell’ASM è responsabilità della indeterminatezza e mancanza di incisività del Governo regionale, che non è ancora riuscito a trovare un accordo sulla nomina del Direttore Generale, ma non è comunque giustificabile la stasi decisionale nella quale si trova l’Azienda, in quanto ciò determina pesanti conseguenze sia sul personale sia sull’erogazione dei servizi.
Per quanto riguarda il personale, nonostante le ripetute sollecitazioni delle Organizzazioni Sindacali, si lasciano languire questioni importanti e non si dà avvio alla procedura per l’attribuzione delle Progressioni Economiche Orizzontali 2021 e a quella per l’attribuzione delle Progressioni verticali. Inoltre, si è in ritardo nella liquidazione della produttività. Su tutte queste questioni si è in notevole ritardo e si rischia di compromettere irrimediabilmente la possibilità di dare applicazione agli istituti contrattuali nel 2021.
Non si tratta di questioni di poco conto, ma di istituti contrattuali fondamentali; bisogna sottolineare che la valorizzazione economica e giuridica del personale è uno strumento fondamentale per dare risposte tangibili al personale, soprattutto in presenza di una grave carenza di organico, pari a circa il 20% (1 posto su 5 è scoperto) che non si riesce a colmare per i ritardi nei concorsi e nelle assunzioni, mentre il personale continua ad andare in pensione.
In questa situazione, il personale – già sottoposto a turni massacranti e al superlavoro legato all’emergenza covid e alla campagna vaccinale – a causa della situazione di impasse si vede negati i giusti riconoscimenti economici e giuridici previsti dai contratti collettivi e oggetto anche di accordi negoziali sottoscritti a livello aziendale.
Con riferimento all’applicazione degli istituti contrattuali, è necessario evidenziare che vi sono delle responsabilità precise anche della Regione, che è inadempiente rispetto alla convocazione del tavolo di confronto regionale con le Organizzazioni Sindacali, che dovrebbe essere la sede opportuna per lavorare per superare le differenze di applicazione che penalizzano il personale dell’ASM, determinando una disparità di trattamento tra dipendenti delle diverse Aziende dello stesso Servizio Sanitario Regionale.
Auspicando che si dia velocemente una guida competente, stabile e duratura all’ASM e che questo possa contribuire ad avviare un processo di superamento degli attuali problemi, la Fp Cgil di Matera denuncia che non è più accettabile che le questioni urgenti e indifferibili non si affrontino tempestivamente. L’ASM deve avviare e concludere con estrema urgenza l’iter per le progressioni orizzontali 2021 e per le progressioni verticali e liquidare celermente la produttività. La Regione deve convocare il tavolo di confronto regionale con le Organizzazioni Sindacali previsto dall’art 6 del CCNL 2016-2018 del Comparto sanità.
Al personale della sanità non possono essere chiesti sempre e solo sacrifici ma gli si deve il rispetto degli impegni e degli accordi sottoscritti e l’applicazione di tutti gli istituti del Contrato Nazionale.