“In questi giorni abbiamo appreso della situazione che riguarda la Polimedica di Melfi, la cui paventata chiusura desta seria preoccupazione.In effetti, il Poliambulatorio in questione rappresenta un presidio indispensabile nel territorio del Vulture-Melfese, un punto di riferimento per migliaia di pazienti che usufruiscono dei servizi e delle prestazioni erogate in accreditamento col SSN.”
Si apre così la lettera inviata al presidente Bardi dal coordinatore territoriale del Tribunale dei Diritti del Malato, Ferdinando Lagatta.
Da anniCittadinanzattiva Basilicata APS, attraverso la Rete del Tribunale dei Diritti del Malato, è impegnata nella tutela del diritto alla salute. In seguito alle numerose segnalazioni pervenute dai pazienti allarmati, ha deciso di esprimere tutta la sua preoccupazione e sbigottimento scrivendo una lettera aperta al Presidente Bardi.
“Ciò che preoccupa di più è la questione delle liste di attesa, soprattutto per alcune prestazioni sanitarie piuttosto delicate “Spesso si tratta di prestazioni non disponibili negli stessi presidi ospedalieri (anche per causa NCOV19) o per le quali le liste di attesa risultano interminabili, con grave pregiudizio nei confronti dei pazienti, i quali per molte prestazioni essenziali e “salva vita” (diagnostica, prevenzione e terapia), si vedono costretti ad attendere ben oltre i 60 giorni o a “migrare” verso strutture situate fuori dalla nostra Regione.In merito, le nostre sedi operative e i nostri sportelli, ricevono centinaia di segnalazioni a settimana.”
Per questo motivo Cittadinanzattiva esorta il Presidente ad affrontare di petto la questione e trovare celermente una soluzione, in quanto è in pericolo uno dei diritti fondamentali del cittadino/paziente “A nostro avviso è fondamentale un impegno supplementare di risorse e soluzioni per far fronte a questo disagio esistenziale che mina alla base un diritto riconosciuto dalla carta costituzionale italiana.
I centri accreditati, soprattutto come nel caso di Polimedica che rappresenta un’eccellenza in ambito sanitario, sono stati in questo momento un’ancora di salvezza per tantissimi pazienti che, altrimenti, non avrebbero trovato risposta alle loro necessità di salute in tempi accettabili.
La paventata chiusura di Polimedica di Melfi, rappresenterebbe un ulteriore danno al diritto alla vita e alla salute che le istituzioni, a qualsiasi livello, hanno l’obbligo di garantire, tutelare.
La preghiamo, pertanto, di voler impegnarsi al più presto per scongiurare la chiusura di Polimedica per poter garantire al servizio sanitario, anche attraverso centri accreditati, di erogare servizi e prestazioni in modo continuativo.
Qui è in gioco un diritto essenziale del cittadino, un dovere delle istituzioni e la stessa dignità di un territorio.”
In Polimedica siamo lusingati e onorati dalla stima e dalla solidarietà che stiamo ricevendo da tante parti in questi giorni per noi oscuri. Ogni voce in più che si aggiunge alla nostra ci dà maggior forza e coraggio, ma non ci facciamo illusioni, fino a quando la questione non si risolverà definitivamente lotteremo con tutte le nostre forze, altrimenti saremmo destinati a chiudere.
Nel frattempo, proseguono le iniziative di protesta con il supporto di cittadini che a migliaia ci scrivono preoccupati, chiedendoci come fare per poterci aiutare e per scongiurare la chiusura di Polimedica.
Attraverso i gruppi whatsapp, che ci permettono di confrontarci quotidianamente con i tanti pazienti che hanno a cuore le sorti del poliambulatorio, si sta organizzando un comitato di pazienti “difendiamo Polimedica”.
Siccome si sono già riempiti tre gruppi whatsapp, per raccogliere tutte queste adesioni è stato creato anche un gruppo facebook appositamente dedicato, formato da pazienti e operatori di Polimedica.
Le prossime iniziative ci vedranno impegnati nell’organizzare un confronto pubblico con i canditati a sindaco di Melfi, con la presenza di un giornalista e una delegazione di Polimedica.
La nostra pagina facebook ha cambiato colore, è diventata nera, come il nostro stato d’animo. I pazienti che verranno in Polimedica troveranno tutti gli operatori con una fascia nera al braccio, come segno di protesta e di lutto; anche i monitor dei corridoi saranno tutti neri con il seguente avviso “A breve Polimedica potrebbe chiudere definitivamente, non potremo più garantire l’erogazione delle prestazioni prenotate tramite il Servizio Sanitario Nazionale”.