Nomina di Antonio Tisci a direttore dell’Arpab, Fp Cgil presenta esposto alla Corte dei Conti e alla Procura. Scarano: “Si faccia chiarezza, nel rispetto del ruolo fondamentale che l’agenzia ricopre”. Di seguito la nota integrale.
La Fp Cgil di Potenza ha inviato un esposto alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza per chiedere di fare chiarezza sulla legittimità della nomina di Antonio Tisci a direttore generale dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Basilicata, avvenuta con decreto del presidente della giunta regionale numero 139 del 17 settembre 2020. È stato richiesto di valutare se l’attuale direttore generale dell’Arpab sia in possesso di alcuni requisiti specifici di ammissione e in specifico modo della richiesta di elevata professionalità ed esperienza nel settore ambientale, ai sensi dell’articolo 8 della legge numero 132 del 2016, comprovata dall’avere acquisito capacità di autonomia gestionale, manageriale con responsabilità di risorse umane, strumentali e finanziarie.
Tanto perché dal curriculum vitae di Tisci risulta che lo stesso abbia indicato di aver maturato l’esperienza gestionale e manageriale in aziende operati nel settore immobiliare e nel settore editoriale e non anche nel settore ambientale. Dubbi sono stati esposto anche rispetto all’interpretazione del bando da parte della Regione Basilicata in ordine ai requisiti di elevata professionalità ed esperienza nel settore ambientale, comprovata dall’aver espletato attività professionale con riferimento alla normativa di settore anche in campo scientifico.
Il sindacato ritiene infatti che dall’interpretazione del bando che richiama la legge 132 del 2016 , si ricaverebbe che la elevata professionalità che il bando richiede si riferisca ad esperienze professionali maturate nell’ambito di enti o società operanti nel settore ambientale come circoscritto e descritto dalla disciplina della stessa legge. Dal curriculum è invece palese che Antonio Tisci non abbia mai operato professionalmente nel settore come descritto dalla legge, bensì può vantare solo esperienze professionali esterne al settore, dichiarando competenze di diritto penale ambientale ed esercizio della professione forense in tale disciplina.
“Auspichiamo si faccia chiarezza quanto prima – commenta la segretaria generale Fp Cgil Potenza, Giuliana Scarano – nel rispetto del ruolo fondamentale che l’agenzia per la tutela dell’ambiente esercita in Basilicata, dove le varie questioni afferenti al settore richiedono massima trasparenza, a partire proprio dalla nomina di chi è chiamato a svolgere una funzione direzionale per un ente così cruciale per il territorio”.