La “Generazione P.” è quella che qualcuno indica come la generazione della pandemia, la stessa della crisi sanitaria dovuta al Covid-19. I giovani dai 16 ai 25 anni hanno visto, bruscamente, cambiare abitudini, stili di vita e prospettive a causa di quanto accaduto negli ultimi due anni. Ne portano le conseguenze, purtroppo, e scontano tutti i disagi derivanti da una situazione che anche loro hanno dovuto subire e affrontare.
Temi che sono stati trattati nella mattinata di martedì 28 settembre, a Matera, grazie all’iniziativa della trasmissione “Uno Mattina in Famiglia” della Rai per la rubrica Generazione P., che si è tenuta nell’Itcg Loperfido-Olivetti, in Via Aldo Moro, Istituto diretto da Antonella Salerno.
La classe 2D/Afm/T, coordinata da Lorena Trevisan, è stata coinvolta nelle riprese della Rai e ha dialogato, nello spazio esterno alla scuola dove sono stati collocati i banchi e una lavagna, con Stefano Pieri, “psicologo della strada”, soprannominato così per la diversità del ruolo che svolge rispetto a quello classico, cioè lo psicologo seduto nello studio professionale ad ascoltare il paziente. Pieri entra nelle scuole italiane, lì dove, in generale, è vivo il disagio conseguente alla pandemia e dove ragazzi e ragazze hanno bisogno di dialogare, di confrontarsi sui problemi con cui, loro malgrado, sono alle prese. Gli studenti del Loperfido-Olivetti hanno discusso con Pieri, rendendosi disponibili agli spunti offerti dallo psicologo. Un “faccia a faccia” proficuo ed interessante ripreso dalle telecamere di Rai Uno.