Sabato 9 ottobre 2021 alle ore 20 nell’auditorium Gesualdo da Venosa di Potenza è in programma il concerto “Le cinque stagioni” con l’Ensemble Astree, Francesco D’Orazio, Antonio Vivaldi e Fabrizio Festa.
Quest’anno il Festival Duni curato dal direttore artistico Dinko Fabris e dal presidente Saverio Vizziello fa tappa anche a Potenza.
Il Festival, che si snoda tra appuntamenti di musica barocca e contemporanea e che porta il nome del compositore materano Duni, per questa edizione ha scelto un tema suggestivo: “Mediterraneo e dintorni”, declinato in programmi musicali attraversati, come fossero rotte marittime, dalla costante dell’incontro fra culture differenti e che si mescolano tra loro.
Nel’ambito della manifestazione, Potenza grazie alla collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania, la Provincia di Potenza e l’associazione Potenza Città per le Donne, ospiterà presso il Conservatorio del capoluogo “Gesualdo da Venosa” un evento inserito nel cartellone, frutto della sinergia tra il Festival Duni e il compositore Fabrizio Festa, con il quale da diversi anni hanno creato un connubio tra musica del passato e musica contemporanea, dando vita a performance originali e di altissima qualità artistica.
L’evento dal titolo “Le cinque stagioni”, eseguito del complesso torinese L’Astrée e del violinista Francesco D’Orazio si svilupperà su strumenti antichi delle pagine di Vivaldi. Francesco D’Orazio suona un violino elettrico a cinque corde, accordato per quinte.
Ed è proprio da queste corde che vedremo in una magnifica serata di ottobre potentina, prendere forma brani per violino elettrico a cinque corde e live electronics.
La partecipazione al concerto è gratuita (con green pass obbligatorio) con prenotazione attraverso due modalità:
1. Link Evenbrite https://www.eventbrite.it/e/178711790777
2. Inviando una mail a infopzxd@gmail.com Durante la serata è prevista una raccolta fondi per il progetto “La Valigia di Caterina” service distrettuale Lions Club. Il progettodi accompagnamento all’autonomia per donne in difficoltà ha come simbolo proprio una valigia che intende rappresentare la (ri)partenza per una nuova vita e contiene l’aiuto concreto più opportuno in base alle esigenze e potenzialità della singola destinataria.