Chiusura imminente biglietterie stazioni ferroviarie Metaponto e Maratea, l’allarme di Fit Cisl Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Due punti nevralgici della Basilicata saranno deturpati nel totale silenzio della politica locale.
Nonostante i nostri continui interventi tesi al potenziamento delle attività richiamate nel contratto di servizio in vigore con Trenitalia, nel silenzio più totale della politica e dell’Assessore Merra, con il tre ottobre è ipotizzabile la chiusura delle biglietterie di Metaponto e Maratea, un fatto di una gravità inaudita.
La segreteria della FIT-CISL di Basilicata più volte ha sollecitato il Presidente Bardi e l’intero quadro politico istituzionale per trovare ogni possibile soluzione alla vertenza riguardante le Biglietterie Trenitalia di Maratea e Meteponto, ma è chiaro il fatto che se si chiudono le due unità produttive c’è un accordo sottotraccia che non stoppa l’assurda volontà di Trenitalia. Anzi c’è da presumere che probabilmente un tale atto così grave possa essere avallato dall’Assessore Merra che qualche settimana fa, parlava di prolungamento del funzionamento dei due punti di vendita, ma è evidente che anche questa volta l’Assessore ha confezionato un altra delle due clamorose “non verità” come d’altronde ci ha abituati in questi due anni del suo anonimo mandato.
La Segreteria della FIT-CISL – prosegue il comunicato – non riesce a comprendere come possa fare una Società che ha un rapporto contrattuale con Regione Basilicata a ridurre i servizi offerti, e paradossalmente addirittura a decidere la chiusura di ben due su tre punti vendita dislocati sul territorio di Basilicata.
Probabilmente se chiudono il 75% delle attività commerciali tese alla vendita dei titoli di viaggio è indiscutibile il fatto che si l’Assessore, l’intero Governo Regionale sia d’accordo a questo assurdo modo di fare, senza neppure esercitare le prerogative che sono attestate al proprietario dei servizi, un fatto inconsueto oltre che industrialmente assurdo.
C’è da dire che in passato avevamo contestato oltre il fatto della paventata chiusura delle due attività produttive di Maratea e Metaponto anche il fatto che a Trenitalia verranno corrisposti i mancati incassi rivenienti proprio dalla vendita dei titoli di viaggio, anche questo – prosegue il comunicato – un fatto di una gravità economico finanziaria, che non si richiama alle norme del raggiungimento gestionale del coefficiente ricavi costi, che rimane fissato al 30%. A riguardo tutti quelli che hanno gridato allo scandalo quando si sono appresi i costi del Contratto di Servizio in vigore con Trenitalia, forse avranno dimenticato che ai 30 Mln di €, dovranno essere aggiunti da Regione Basilicata un po’ di Mln di € mancanti all’appello dei mancati incassi, che sono anche determinati dalle chiusura irresponsabile dei punti vendita.
La Basilicata non può continuare ad essere terra di nessuno, dove un Azienda decide di eliminare tre unità operative e un servizio ai Lucani con un colpo di spugna, noi metteremo in atto tutte le più opportune Azioni per tutelare il lavoro e un servizio indispensabile, così come informeremo tutte le autorità tese al controllo della spesa pubblica e di come possa essere consentito tutto quanto sin qui denunciato.