La seconda giornata del Matera Film Festival si è aperta in mattinata all’auditorium Gervasio con “Sciascia 100”, il progetto scuole “Cinema e letteratura” promosso in collaborazione con il Salone Internazionale del libro di Torino. All’incontro hanno partecipato studenti del liceo artistico Carlo Levi di Matera del’indirizzo audiovisivo impegnati nel progetto di alternanza scuola lavoro in collaborazione con il Matera Film Festival e una classe dell’Istituto Fermi di Policoro.
Dopo l’introduzione di Michelangelo Toma e l’intervento dell’assessore comunale alla cultura, Tiziana d’Oppido sono intervenuti il ricercatore universitario Giuseppe Mattia, la scrittrice e sceneggiatrice Mariolina Venezia e il docente e produttore e audiovisivo Geo Coretti.
A seguire il talk, introdotto e moderato da Vincenzo Ricciuto, ordinario di Diritto Civile presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, sul tema “Leonardo Sciascia e la giustizia tra cinema, giornalismo e letteratura” con Manuela Gieri, docente di Storia e Teorie del Cinema, presso l’Università degli Studi della Basilicata, Vincenzo Maiello, ordinario di Diritto Penale presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e Maria Teresa Imbriani, docente Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi della Basilicata.
E stato quindi presentato il film fuori concorso “Porte aperte” di Gianni Amelio.
Una mattina del marzo 1937 a Palermo un uomo commette tre delitti. Freddamente uccide il superiore che lo ha licenziato, il sostituto e per finire sua moglie. Si fa tro- vare a casa e si farebbe tranquillamente condannare a morte, siamo in pieno fasci- smo, se non fosse che il giudice Vito Di Francesco decide di scavare a fondo nella vicenda per trovare attenuanti.
Nel pomeriggio sempre all’auditorium Gervasio spazio alla sessione del Matera Film Festival Short con il seguente programma:
I am afraid to forget your face (15 min.) di Sameh Alaa – Egitto/Francia/Belgio/Qatar, 2020
Ursula (6 min.) di Eduardo Brito – Portogallo, 2020
Silent storm (9 min.) di Grace Hsia – Cina, 2021
Una nuova prospettiva (19 min.) di Emanuela Ponzano – Ita- lia, 2020
A seguire talk con la regista e le attrici Donatella Finocchiaro e Nadia Kibout.
Per Matera Film Festival Doc è stato presentato “Marana” di Benini e Provolo.
Nelle prealpi italiane è fine estate. Mirko e Max si incontrano nella foresta e avanza-no nei luoghi dell’abbandono cercando di immaginare un possibile futuro, mentre Giorgia e Lorenzo vivono momenti di intimità. Sullo sfondo la quotidianità di una comunità di ragazzi con disturbo dello spettro autistico, capaci di vivere in equilibrio tra il reale e il fantastico, tra il fisico e il metafisico, tra la paura e il piacere di perdersi. Il documentario narra delle scoperte, dei riti e delle relazioni di un universo sospeso: un viaggio nel mondo dell’autismo, dove l’adolescenza e il desiderio sono raccontati nel loro semplice divenire.
Nel tado pomeriggio a Casa Cava è stato proposto al pubblico il talk “Rotolando verso Sud. Per uno storytelling meridionale” con la partecipazione di Angelo Mellone, Vicedirettore Rai 1, introdotto da Michelangelo Toma, direttore artistico Matera Film Festival.
Negli ipogei di San Francesco spazio radiofonico con lo speciale “Matera Film Festival ad Hollywood Party” trasmesso in diretta su Rai Radio 3 con Steve della Casa.
All’auditorium Gervasio è stato presentato fuori concorso “Il nuovo Vangelo” di Milo Rau.
Evento realizzato in collaborazione con la Fondazione Matera Basilicata 2019. Il Nuovo Vangelo di Milo Rau, un docufilm girato a Matera Capitale europea della Cultura 2019, mescola realtà e fiction immaginando un Gesù nero (il sindacalista africano Yvan Sagnet) che guida i migranti sfruttati a lottare per la loro dignità. Un’at- tualizzazione del Vangelo che ci permette di interpellarci sui drammi umani e sociali.
A seguire talk con il regista Milo Rau e l’attivista Yvan Sagnet, moderato dalla giornalista
Angela Mauro.
Ultimo appuntamento serale sempre allauditorium Gervasio con la retrospettiva dedicata a David Cronenberg, in particolare con la proiezione di Videodrome.
Quando Max Renn, programmatore di una squallida TV via cavo, che trasmette spesso contenuti pornografici e violenti, ottiene una trasmissione di un genere del tutto diverso per la sua emittente, la sua vita e il futuro dei mezzi di comunicazione cominciano a sfuggirgli di mano in una nuova, terrificante realtà.
La fotogallery della seconda giornata del Matera Film Festival (2021)