Dl 80, Uil Fpl: “Le amministrazioni pubbliche colgano l’opportunità per valorizzare il personale interno”. Di seguito la nota integrale.
Il Parlamento ha convertito in legge il DL 80/2021 (cd Decreto Reclutamento) recante “Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle Pubbliche Amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia”. Il testo si compone di due titoli: nella prima parte si rafforza la capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni attraverso misure speciali per il reclutamento e modifiche legislative per l’accesso alle aree funzionali dei comparti e all’area della dirigenza, prevedendo nuove modalità di progressione verticale fra le aree riservate al personale interno e nuovi criteri per le progressioni orizzontali; la seconda parte è, invece, dedicata alle misure organizzative per l’attuazione dei progetti nell’ambito delle missioni del PNRR con specifiche norme per l’efficienza della giustizia ordinaria e amministrativa, comprese quelle per il reclutamento degli addetti all’Ufficio per il processo e, più in generale, del personale a supporto delle linee progettuali giustizia del PNRR. In sede di conversione sono state apportate alcune importanti modifiche rispetto al testo approvato lo scorso 9 giugno che hanno in parte recepito le tante richieste avanzate dalle OO.SS., con particolare riferimento all’introduzione di nuove procedure volte alla valorizzazione e al riconoscimento del merito del personale interno che dovrebbero rendere più agevoli gli sviluppi di carriera.
A tal proposito, non possiamo non sottolineare che una delle principali novità riguarda proprio la possibilità che i contratti collettivi di lavoro relativi al triennio 2019/2021 possano definire tabelle di corrispondenza tra vecchi e nuovi inquadramenti allo scopo di valorizzare l’esperienza e la professionalità maturate nell’amministrazione di appartenenza, anche in deroga al possesso del titolo di studio per l’accesso dall’esterno.
Così come l’introduzione di una riserva del 30% destinata al personale già in servizio, in possesso dei titoli e dell’esperienza richiesta ai fini dell’accesso alla dirigenza, fatta salva la percentuale non inferiore al cinquanta per cento dei posti da ricoprire destinata al corso concorso di formazione bandito dalla Scuola nazionale dell’amministrazione, va nella direzione da noi sempre auspicata di valorizzazione del personale già in servizio. Le misure semplificate per le procedure concorsuali sono segnali certamente positivi ma non risolutivi della necessità di affrontare l’ormai cronico e diffuso problema delle gravi carenze di organico presenti in tutte le Amministrazioni a causa di decenni di blocchi del turn over e delle assunzioni.
Per tutte queste ragioni abbiamo inviato alle Aziende Sanitarie, nonché agli enti locali, una nota con la quale invitiamo le amministrazioni a dare corso all’applicazione di questa norma al fine di valorizzare al meglio tutte le professionalità interne.