La terza giornata del Matera Film Festival è proseguita nel pomeriggio all’Auditorium Gervasio con la sezione “Short” che ha previsto la visione dei seguenti film
Being my mom (12 min.) di Jasmine Trinca – Italia, 2020
Eggshell (14 min.) di Ryan William Harris – Irlanda/Italia ,2020
Inner self (16 min.) di Mohammad Hormozi – Iran, 2020
A seguire l’incontro con l’autore e il produttore Amir Zarei.
Negli ipogei di San Francesco è stato proposto il talk sul tema “Musica e Immagini. Idee, risorse e strategie” con la partecipazione del musicista materano Federico Ferrandina. Incontro moderato dal giornalista e scrittore Andrea Di Consoli.
All’auditorium Gervasio per la sezione “Doc” è stato presentato “A nossa terra, o nosso altar” (78 min.) di André Guiomar –
Portogallo, 2020.
La demolizione di un quartiere intacca l’identità di una comunità e il senso di ap- partenenza, costringendo la sua gente ad adattarsi. A Nossa Terra, O Nosso Altar testimonia la routine quotidiana e la tensione causata dall’imminente demolizione delle torri in cui gli abitanti di Aleixo hanno vissuto tutta la loro vita, poiché la gentri- ficazione impone la dispersione di queste comunità a basso reddito.
Nel tardo pomeriggio a Casa Cava è andato in scena il talk “One man band. Igort tra fumetti, cinema, editoria e musica” con il fumettista Igort. Incontro moderato a Giuseppe Palumbo, fumettista e membro comitato scientifico Matera Film Festival.
A seguire è stata presentata l’etichetta realizzata da Giulio Giordano per Consorzio di tutela Aglia nico del Vulture.
Antonio Nicoletti, direttore APT Regione Basilicata e Antonio e Roberto Tartaglione hanno presentato il progetto Winter Rites.
Winter Rites è un progetto a lungo termine, dedicato alla Basilicata ed ai suoi riti invernali, iniziato nel 2010, trasformato nel 2021 in un volume edito dalla Graficom Edizioni di Matera grazie al sostegno dell’ APT Regione Basilicata. Questa ricerca ci ha portato nel corso degli anni a seguire gli eventi veri e propri legati al Carnevale, e a lavorare su approfondimenti e temi “trasversali”.
Per la sezione Long è stata proposto al pubblico la visione di “Surdina (75 min.) di Rodrigo Areias – Portogallo, 2019.
In un ambiente rurale, a un uomo anziano viene detto che sua moglie morta è stata vista al mercato. Dispettoso e triste, sceglie di nascondersi dal resto del mondo. Tuttavia, i suoi amici insistono sul fatto che non dovrebbe ascoltare il sentito dire. Dicono che dovrebbe cercare di riprendersi e, chissà, anche risposarsi. È una storia sulla delicatezza della vecchiaia, di ciò che resta ancora da sognare e amare quan- do si arriva a questa fase della vita e il corpo si indebolisce. Si svolge in un Portogal- lo antico e nascosto che esiste ancora nonostante i nostri sforzi di modernizzazione.
Gran finale all’auditorium Gervasio con la proiezione fuori concorso di Spin Time, che fatica la democrazia! (92’) di Sabina Guzzanti e a seguire talk con la regista moderato da Maria Vittoria Pellecchia, selezionatrice Matera Film Festival e Michelangelo Toma, direttore artistico Matera Film Festival.
Sabina Guzzanti racconta nell’intervista rilasciata per SassiLive il tema del film fuori concorso “Spin Time”: “Rispetto ai miei film precedenti che erano inchieste e il pubblico usciva imbestialito, anche perché le cose che si dicevano erano tutte vere e fondate, questo invece è un film costruttivo. C’è una comunità che si autogoverna, una comunità molto complessa fatta da 450 persone senza tetto di 25 nazionalità diverse insieme a suore, estremisti di sinistra, musulmani, lbgt, orchestre di musica classica, elettronica, dj. Ci sono tutti i tipi di credi religiosi e ideologici e racconta la fatica di queste persone che cercano di dialogare e di governare in modo democratico in un palazzo occupato e quindi devono fare i conti anche con l’esterno visto che sono nell’illegalità”.
Un documentario ispirato alla storia del palazzo nel quale l’elemosiniere del Papa attaccò la luce abusivamente per dare la possibilità a quei cittadini di poter continuare ad utilizzare l’energia elettrica per vivere. Ma non è un documentario tradizionale, perché ci sono molto cose ricostruite, le persone recitano, ci sono molte cose divertenti, c’è uno spettacolo teatrale che viene messo in scena.
Come ha trovato Matera rispetto all’ultima volta che ha visitato questa città? Sono stata molto tempo fa per Raiot al teatro Duni e nel 2015 per presentare il libro “La trattativa”. E’ una città molto trasformata, sembra che le cose stanno andando molto bene, i prezzi dei Sassi sono molto aumentati, peccato perché ho sempre comprato di comprarne uno ma ora non posso più farlo, è una città molto viva, bellissima, molto affollata, me la ricordavo deserta la zona dei Sassi ed era bella anche deserta però”.
Michele Capolupo
La fotogallery della terza giornata del Matera Film Festival 2021 (foto www.SassiLive.it)