Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata da Enzo Massari, Consigliere comunale della Lista Stella per Matera ed Adduce in merito all’ordine del giorno in programma nella seduta del Consiglio comunale prevista il 24 aprile in cui sarà discusso la possibilità di istituire nella città dei Sassi l’imposta di soggiorno.
Il nostro gruppo consiliare ritiene che l’istituzione nella città Matera dell’Imposta di Soggiorno, così come articolata nella proposta di deliberazione che il Consiglio Comunale discuterà il prossimo 24 aprile, avrà seri riflessi negativi sullo sviluppo di uno dei pochi settori produttivi, ancora presenti nella nostra città, qual è quello turistico.
Sono francamente sorpreso della superficialità con la quale questa amministrazione intende istituire la “Tassa sul turista”, – sebbene ammantata di finalità condivisibili quali quelle di utilizzare gli introiti della stessa per la manutenzione dei beni culturali, – senza tener conto delle osservazioni delle Associazioni di categoria e degli operatori turistici -, in uno dei momenti congiunturali peggiori per la nostra economia. Un tassa che, tra le tante istituite negli ultimi mesi, colpisce un settore ancora in fase “embrionale”, nella nostra città, particolarmente fragile e caratterizzato ancora da molte “potenzialità” e poche realtà.
Un provvedimento che mostra la totale non conoscenza del fenomeno turistico nella nostra città da parte di chi sbandiera il vessillo di Matera 2019 quale panacea per lo sviluppo di questa città. Il comparto turistico della città di Matera, infatti, in questi ultimi 5 anni, ha potenziato e qualificato la propria offerta con un sensibile incremento del numero di posti letto (circa 2.400 nel 2011), – grazie anche al coraggio di molti giovani imprenditori che hanno voluto investire sulle potenzialità attrattive della nostra città -, ma non la propria capacità attrattiva, con proporzionale “sviluppo” dei flussi turistici; flussi oggi ancora molto modesti. Basti osservare i dati del 2011 dell’APT che evidenziano 115.00 arrivi e 182.00 presenze, nelle strutture ricettive presenti in città, con un tasso di permanenza media di 1,5 giorni ed un tasso di occupazione medio annuo del 26%. Significa che mediamente solo 26 camere su 100 sono state occupate e che i turisti che giungono nella nostra città soggiornano mediamente una sola notte nei nostri alberghi.
A fronte di tali dati, mi sarei aspettato interventi tesi a favorire il prolungamento del soggiorno dei turisti – scoraggiando magari i gruppi “mordi e fuggi” che visitano la nostra città in mezza giornata, consumano la “colazione a sacco”, sporcano la città e lasciano ben poco ai nostri operatori ! – e non una TASSA sul soggiorno che, tra l’altro, ha un importo che varia tra i 2 ed i 3 euro ,(rispettivamente per alberghi fino a 3 stelle e per gli alberghi di 4 e 5 stelle), ed applicata per una permanenza fino a 5 giorni (!).
Una tassa irragionevole, che provocherà inevitabilmente un incremento nel costo di soggiorno per i turisti del 4-5% (rispetto del costo della camera) con una conseguente perdita di competitività dei nostri operatori a tutto vantaggio delle città competitors della vicina Puglia, a cui in questi anni si era riusciti a sottrarre piccole quote di mercato. Una tassa tra l’altro totalmente “sproporzionata” se paragonata ad una città come Roma (terza città al Mondo per numero di presenze turistiche) applica una tassa di soggiorno di 2 euro o a Firenze che applica una tassa di 1,5 euro (differenziata tra centro e periferia).
Credo invece che da amministratori responsabili, occorra operare, in questo momento, sul lato delle uscite, con tagli mirati che eliminino i tanti sprechi ancora presenti nella macchina comunale, piuttosto che agire, anche a livello locale, con ulteriori imposte. Per queste motivazioni invito il Sindaco e l’Assessore competente a ritirare un provvedimento che ritengo iniquo e dannoso per lo sviluppo di questa città, preannunciando sin d’ora il nostro voto contrario.
Enzo Massari, Lista Stella per Matera ed Adduce
Riportiamo di seguito la nota inviata da Confesercenti Matera sulla scelta dell’Amministrazione comunale di portare in Consiglio comunale l’approvazione della tassa di soggiorno sul territorio della città di Matera.
Fra l’indifferenza generale di Comuni e Regione i Decreti Legge sulle semplificazioni e liberalizzazioni sono stati convertiti in legge; l’interesse degli Amministratori locali – votati per gestire la “cosa pubblica” – laddove presente, è rivolto alle voci in entrata previste dai succitati decreti, come l’IMU e l’imposta di soggiorno. A proposito di quest’ultima, apprendiamo dalla stampa locale che nel Consiglio Comunale di domani verrà discussa e quasi certamente approvata non senza difficoltà nella stessa Maggioranza. E’ del tutto evidente che Confesercenti è nettamente contraria ad un’imposta calata dall’alto che appare del tutto prematura per tutta una serie di ragioni!
Lamentiamo con forza la carenza del confronto fra le parti interessate. Avremmo preferito una programmazione che pur passando anche attraverso l’istituzione di nuovi balzelli, servisse alla crescita e allo sviluppo del nostro territorio; solo in questo modo si attuerebbero i principi base di corretta democrazia.
Confronto e concertazione mancano evidentemente perché le Amministrazioni dei nostri enti locali sono prese da tutt’altro, in barba alla crescita e allo sviluppo che passa attraverso le piccole e medie imprese.
I decreti approvati introducono le liberalizzazioni delle attività economiche, dei distributori di carburanti, le semplificazioni delle procedure tramite SCIA, le modifiche al Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza; introducono la soppressione degli orari domenicali e festivi dei panifici e più in generale dei negozi e dei pubblici esercizi, le nuove norme previste per gli alberghi e per le edicole; tutte leve su cui agire quotidianamente e che improntano il futuro delle nostre aziende condizionandone l’esistenza.
Nessun confronto sembra avviato in tale direzione, nessuna presa di posizione, e da subito a rimetterci sono le imprese ed i cittadini, quest’ultimi illusi che tutto questo li avvantaggerà.
Terminiamo con la pubblicazione del Bando sul Centro Storico di Matera, annunciato con somma urgenza a fine ottobre ed ancora a venire, senza capire ancora una volta che i tempi delle nostre imprese non sono quelli della politica, oramai definita vecchia e con la quale dobbiamo purtroppo ancora fare i conti.
Confesercenti Matera
Favorevole invece all’istituzione della tassa di soggiorno il consigliere comunale Michele Paterino (IDV). Riportiamo di seguito la sua nota integrale.
La valorizzazione, la manutenzione del patrimonio culturale ed ambientale, i servizi finalizzati ad elevare la qualità della accoglienza turistica, una più accurata pulizia e manutenzione dei percorsi turistici in particolare nei rioni Sassi, richiedono l’investimento di fondi che oggi sempre più si vanno riducendo. Come noto, i capitoli comunali di bilancio destinati al turismo e alla cultura sono sempre più incerti, da diversi anni ,tra patto di stabilità, tagli alle risorse e ai trasferimenti statali e regionali, le somme destinate a tali scopi risultano del tutto inadeguate.
Il decreto legislativo 23/2011 ha attribuito ai comuni capoluogo oltre alle città d’arte e alle località turistiche, quindi anche al comune di Matera, la facoltà di istituire la tassa di soggiorno da applicare secondo criteri di gradualità e adottando un apposito regolamento per una più puntuale disciplina applicativa.
Il provvedimento è stato oggetto di un utile e proficuo confronto in Commissione non solo tra i vari gruppi consiliari ma soprattutto con i rappresentanti di categoria del settore , ciò sicuramente ha contribuito ad approfondire e migliorare la proposta di regolamento.
I rappresentanti delle associazioni di categoria pur evidenziando qualche perplessità, hanno espresso in linea di massima un parere favorevole alla istituzione della tassa di soggiorno a condizione di una destinazione chiara e trasparente delle risorse allo sviluppo dell’economia turistica nel suo complesso. (art. 2 del regolamento credo va in questa direzione).
Il provvedimento è stato licenziato con il voto favorevole di gran parte dei gruppi consiliari in ragione delle motivazioni espresse all’inizio dell’intervento. L’idea è di non incidere ulteriormente sui cittadini per reperire le risorse necessarie a tali settori (cultura-turismo) ma chiedere ai turisti italiani e stranieri, che pernottano nelle strutture ricettive della nostra città, un contributo di lieve impatto, che invece potranno rappresentare nuove e finalizzate risorse a favore del turismo stesso.
Chiedere un piccolo contributo ai turisti che verranno a dormire nella nostra città, che utilizzeranno la nostra qualità della vita, il nostro ambiente, le nostre infrastrutture,(trasporto pubblico gratuito per i rioni Sassi) che fruiranno del nostro ingente patrimonio storico-culturale, dei nostri eventi, impegnandosi contestualmente ad offrire in cambio servizi sempre più efficienti e più adeguati, mi sembra cosa buona e giusta.
Ritengo che sia del tutto strumentale sostenere che la tassa di soggiorno costituisca “un imposta odiosa e depressiva” come dichiarato dal consigliere Pedicini, né per gli albergatori tantomeno per i turisti, che al contrario troveranno ogni anno miglioramenti nel soggiorno,nell’accoglienza e nell’ospitalità non solo all’interno della struttura ricettiva ma anche fuori durante le visite e le escursioni che faranno nella città.
Credo che sia sbagliato anche pensare ( consigliere Pedicini) che un’imposta/contributo di pochi euro possa far rinunciare a qualcuno di dormire a Matera e preferire altre località limitrofe per il solo fatto che non si applica la tassa di soggiorno. Assurdo sostenere che la competitività turistica di una località dipende dalla introduzione o meno della tassa di soggiorno. Dove l’imposta è stata già applicata si è avuto un incremento e non un decremento di turisti. Evidentemente le ragioni sono di altra natura. (vedi comuni di centrodestra).
Certamente non è un obbligo l’istituzione della tassa di soggiorno, come pure non era un obbligo triplicare l’addizionale irpef comunale portandola dal 0,3 al 0,8 come ha fatto invece l’amministrazione Buccico, come pure non era un obbligo aumentare del 40% il costo dei loculi, ma evidentemente per l’amministrazione era una scelta necessaria e obbligata, anche se a mio parere si poteva agire in alternativa anche su altri fronti, invece che colpire i soliti noti (lavoratori e pensionati). Anche se fiscalmente è una tassa credo che possa essere invece considerato un contributo per il territorio, una sorta di sostegno alla promozione turistica, che è bene rimarcare che a differenza dell’addizionale irpef comunale non è carico dei cittadini e diciamolo pure diventa insignificante per chi spende cifre ragguardevoli per un albergo, per ristorante ,ecc.ecc.
Ovviamente dopo una fase di prima applicazione del regolamento si potranno apportare le necessarie integrazioni e modificazioni per renderlo sempre più rispondente alle esigenze del settore turistico. Infatti, è stato previsto che nella fase di predisposizione del bilancio di previsione annuale, l’ attivazione di un tavolo di confronto con gli operatori del settore che al fine di orientare al meglio le risorse della c.d. tassa di soggiorno.
Molto spesso i cittadini pagano le tasse ma non sempre vedono benefici immediati. Creare un imposta, aumentare una tassa non è difficile, è creare il suo valore che lo è. Quindi è nostro compito vigilare per evitare di utilizzare dette risorse per altri scopi che nulla hanno a che fare con lo sviluppo dell’economia turistica, settore questo che potrebbe rappresentare, invece, per la nostra comunità una valida ed immediata risposta all’attuale fase di recessione economica. Aver previsto nel regolamento una destinazione vincolata per queste risorse ( previsione di circa 300.000,00 euro/anno) va in questa direzione.
Non condivido la posizione espressa dal gruppo consiliare della lista Stella sull’argomento tranne il suggerimento di una diversa rimodulazione della tassa prevedendo una sua riduzione per le diverse categorie di strutture ricettive.
Tassa o non tassa il turismo decollerà solo se saremo in grado di promuovere al meglio il nostro territorio, le nostre risorse ambientali e culturali, se sapremo garantire servizi sempre più di qualità di accoglienza turistica, se attueremo iniziative culturali in grado di invogliare i turisti a scegliere la nostra città, la nostra provincia come luogo delle proprie vacanze rispetto ad altre. Dunque,necessità di un maggiore coordinamento delle azioni e delle iniziative per superare frammentarietà e disarticolazione della spesa, così come è avvenuto ed avviene tuttora, individuare percorsi nuovi di riorganizzazione e promozione turistica. La costruzione e l’attuazione di un sistema integrato di promozione territoriale attraverso lo sviluppo di un metodo di lavoro partecipato e sinergico tra enti pubblici e operatori privati al fine di individuare le azioni prioritarie e di maggior valore aggiunto per la crescita dell’offerta territoriale.
Questi sono i veri problemi da affrontare e risolvere per rilanciare il turismo nella nostra città non la strumentalizzazione della istituzione della tassa di soggiorno. La candidatura a capitale europea della cultura sia una occasione da sfruttare al massimo e credo va nella giusta direzione in termini di strategia. Tutto questo è evidente che sollecita una maggiore responsabilità di tutti coloro che ricoprono ruoli di governo a tutti i livelli, consiglieri comunali compresi.
Il Consigliere Comunale IDV Michele Paterino
il problema è il solito….non sanno di cosa parlano.
La non competenza tecnica di un settore specifico e molto particolare come quello turistico, porterà a perdere presenze per la vicina puglia (prezzi più bassi, eventi maggiori, strade e collegamenti migliori, ecc)
Ma ascoltare i diretti interessati no?
Volete anche distruggere quel poco che ci è rimasto per creare indotto economico…il turismo!!
Basta, un po’ di serietà per favore e rispetto per noi MATERANI!!
Praticamente tutte le città turistiche si vanno orientando verso l’applicazione di questa tassa, per cui non si comprende perché Matera debba fare eccezione.
La cosa fondamentale è che sia una tassa di scopo, nel senso che il ricavato sia totalmente reinvestito nel settore turistico, magari in qualche sistemazione nei Sassi che ne hanno urgente necessità e che se ne faccia pubblico rendiconto.
Il peggio sarebbe che finisse nel calderone generale magari per finanziare consulenti o incarichi per gli amici o simili porcherie.
Sfido il consigliere a trovare qualche imprenditore che abbia investito solo i suoi soldi nei Sassi per aprire qualche attivita alberghiera. Può cominciare ad andare nell’ufficio Sassi si informi quande strutture alberghiere sono nate solo con fondi privati, poi passi dalla regione Basilcata si informi quandi fondi europei sono stati spesi nei sassi , per finaziare strutture turistiche, poi si informi per conoscere quandi pseudo imprenditori turistici sono nati solo perchè potevano attingere a grossi fondi pubblici, ma non avendo nessuna professionalità nel campo alberghiero. I sassi potevano essere il nostro riscatto, ma sono diventati la nostra maledizione è tutti noi,compreso io che vivo e lavoravo nei sassi siamo responsabili dello scempio che abbiamo fatto.
Sottoscrivo il tuo pensiero. Da residente della prima ora nei Sassi (quando i materani li usavano solo come bagno pubblico) posso confermare che, una volta che da fuori ci hanno detto che i Sassi erano un tesoro e non una vergogna, molti si sono improvvisati “sassaioli puro sanguo” senza esserlo, inventandosi ristoratori, albergatori e guide turistiche. Le vere professionalità sono state sempre tenute lontane, come accade un pò in tutti i settori. Peccato che il turismo non sia come altri settori ed esiga qualità e competenza vera, perchè il turista non accetta compromessi improvvisati. Risultato: i Sassi sono diventanti un gigantesco palcoscenico tuistico del fine settimana,con ottime potenzialità e scarsa concretezza, incapaci di intrattenere il turista per più giorni come invece accade in realtà dove fare turismo è un mestiere e non un qualcosa con il quale si tira a campare. Matera pagherà caro lo spreco dell’ultima risorsa in grado di mantenerla.
Con che coraggio chiedere la tassa di soggiorno ai turisti. Pagare tre euro a Roma è accettabile, con tutto quello che la città offre. Ma chiedere al turista di pagare, dopo che per arrivare a Matera non ha trovato neppure un treno decente, scende nei sassi e li trova sporchi, pochi operatori turistici sono in grado di dargli indicazioni in inglese. Se poi viene d’estate peggio ancora: tolti i due giorni della bruna non ci sono eventi, cosicché il turista andrà in Puglia. Immaginiamo poi se il turista volesse arrivare in aereo, magari poi arrivando da Bari in treno (!), abituato com’ è nella sua città alla ricchezza di mezzi di trasporto. Ora trovatemi un turista così fesso.. Ma per piacere. Il sindaco si informasse su come altre città italiane funzionano, a partire dai trasporti, che sono vitali per il turismo. La tassa di soggiorno aumenterebbe il turismo mordi e fuggi, e ciò è più che comprensibile in questi tempi di crisi. Vergogna ! È ora che l’amministrazione metta il naso fuori dalla città per rendersi conto che non basta Millantare Matera 2019 per celare lo sfascio delle cose che non ci sono e che in altre città italiane ci sono da anni, decenni e in alcuni casi da almeno un secolo: trasporti, strade e marciapiedi decenti, 0 verde pubblico, 0 attività a parte le solite mostre e i soliti convegni politici o pseudo culturali. Il turismo ora è low cost e invece a Matera lo vogliamo affossare del tutto. Amen
Se servisse a non fa pagare l’IMU almeno per la prima casa a tutti i materani, ben venga un’ulteriore tassa a carico della gente. Altrimenti per fare cassa evitate di dare incarichi esterni.
CONTRARIO: miglioriamo i servizi, poi li facciamo pagare .
La priorità ora è ATTRARRE, facendolo diventare TURISMO DI MASSA, poi potremo permetterci LA PUZZA SOTTO AL NASO ed iniziare a sceglierci gli ospiti e farli, eventualmente, pagare.
Sarebbe un fallimento generale. Nella nostra Città in poco tempo non verrebbe più nessuno.
Scusate, da ignorante in materia (visto che fin ora ovunque sono andato non ho mai pagato mai questa tassa) pongo una domanda. Ma questa tassa quando si paga? Appena arrivi nella struttura in qui si deve alloggiare? E per i prezzi da vip che abbiamo a Matera, non la possiamo far versare direttamente dai gestori? Senza un ulteriore aumento?
Una tassa odiosa, uno sproposito: una coppia che si ferma tre notti deve dare 12 euro se si ferma in un due stelle.
E tassa di scopo vorrebbe dire che i fondi dovrebbero essere investiti nel TURISMO, e voglio far presente che il recupero di monumenti non compete al turismo, a cui invece competono un punto informazioni, materiale informativo, navette con stazioni e aeroporti, agevolazioni con parcheggi etc.
Vanno tassati invece i turisti che non si fermano a Matera e che fanno solo mordi e fuggi, come chi viene in bus. Lo fanno in tante città. 1 euro per ogni turista in bus, per penalizzare chi fa la visita lampo senza toccare chi dormendo e mangiando in città aiuta giá abbastanza la nostra economia. I bus devono essere obbligati a parcheggiare in un apposito Parking e pagare 1 euro per ogni posto a sedere.
Concordo con te che queste comitive in pullman dovrebbero pagare un minimo nel modo che dici. Ma anche questa sarebbe una tassa di soggiorno e come tutte le tasse sarebbe odiosa, non credo esistano tasse simpatiche. Anche per i pernottamenti si potrebbero ideare diverse soluzioni, come esentare chi si trattiene più di una notte e via discorrendo.
Concordo anche che il ricavato dovrebbe essere speso nel settore turismo e poiché il turismo a Matera sono i Sassi, ci sarebbero mille modi per investire questa cifra che sarà comunque modesta, non c’è da farsi grandi illusioni
Servono soldi? Cominci il signor sindaco a revocare l’incarico inutile a “mister 90mila euro” e si cominci a tagliare sulle spese inutili o sugli appalti esterni.
Suppongo che tale idea sia un’ennesima idiozia che andrebbe a solo vantaggio di chi sino ad oggi ha mangiato a sbafo ricoprendo cariche varie.
E poi pagare per cosa? Per vedere lo scempio dei Sassi o le discariche a cielo aperto nelle zone turistiche della città? E non ve ne venite fuori con la storia che con tali tasse si potrebbero offrire nuovi servizi ai turisti o che i soldi servirebbero a ripulire i Sassi e a ristrutturare quelle zone da anni decadenti perchè non ci crede nessuno.
La nostra città non è nemmeno paragonabile alle città d’arte per quanto i nostri amministratori cerchino di convincerci del contrario. La mentalità del materano doc è tutt’altra, inutile sforzarsi di credere che possa cambiare o che possa anche lontanamente somigliare ai nostri vicini di casa della Puglia.
Non sappiamo fare i commercianti e non sappiamo “vendere” le nostre attrazioni turistiche e questa stupidissima idea della tassa non è che l’ultima dimostrazione di quanto da me affermato.
Io un’idea ce l’avrei: chiediamo ai Materani che ricoprono cariche istituzionali quali senatori o consiglieri regionali di donare u tot dei loro onerosissimi stipendi alla città: infondo sono lì grazie ai nostri voti, un gesto di ringraziamento potrebbero anche farlo, no? E poi credo che con 4000 euro al mese vivrebbero comunque benissimo, o sbaglio?
… si vede che sei un materano doc. Hai proprio ragione, questa è la mentalità dei materani!
Mi dispiace deluderti: non sono un materano doc. Amo la città in cui vivo e purtroppo sono schifato dal servilismo dei miei concittadini nei confronti di una classe politica che fino ad ora ha fatto i suoi comodi e che continuerà a farli. Se sei un materano doc sai benissimo a chi alludo, e spero che tu non sia tra gli elettori della “GRANDE FAMIGLIA” che da anni è padrona della città e di gran parte della Regione.
Dall’entrata in vigore della legge,771/86, gli unici che hanno ottenuto i benefici sono i dipendenti dell’ufficio sassi che sono quasi 30 anni che percepiscono uno stipendio è il risultato e sotto l’occhio di tutti,,i professionisti e imprenditori che una manciata di spiccioli si sono impossessati dei fabbricati degli immobili di maggior pregio e di migliore collocazione ottenendo inoltre ingenti finanziamenti. Tutta la classe politica succeduta in questi vari anni , fatta sempre delle stesse persone che hanno sperperato risorse non creando uno sviluppo autoproduttivo . Possono mettere unì’altra tassa , ma il risultatato sara sempre di spreco di ineficcenza , fra 20 anni staremo ancora qui ha parlare del mancato sviluppo dei sassi e del meridione in genere. Se la tassa venisse proposta da un’amministrazione le cui qualità morale ed etiche fossero esempio di integrità, si potrebbe credere ad un loro uso per la crescità dei Sassi. Ma questa amministrazione non ha ne etica e ne moralità , l’unica cosa buona che sanno fare è autocelebrarsi , partecipare a commemorazioni , dove le belle parole si sprecano.
Pertini diceva” i giovani non hanno bisogno di sermoni ma di esempi”
Io ho pagato la tassa ad Ostuni, ma la Città Bianca era pulita e in giro c’erano i vigili che sorvegliavano se tutto fosse in ordine… c’erano tante manifestazioni e ho pagato ben volentieri…
daccordo per la tassa (si paga ormai ovunque nelle città turistiche) purchè questi fondi siano spesi per la pulizia, la gestione ed il decoro della città, magari ingaggiando giovani per questo..
Ma siete sempre i soliti materani ..!! va bene far pagare 2 € in più ai turisti, almeno potremo offrire qualche servizio in più!