Si è conclusa a Stigliano (MT) la quinta edizione di AppARTEngo Festival. La kermesse lucana ideata e curata dal Project Manager Pietro Micucci, che ha visto la direzione artistica di Alessandro Suzzi, il coordinamento generale di Yara Chiarelli, è stata organizzata dall’Associazione Appartengo E.T.S.e resa possibile dal sostegno del Comune di Stigliano e della Regione Basilicata, dagli sponsor tecnici Caparol (main sponsor) e Fabriano e dalle molteplici partnership (Rufa, INWARD – Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana, Fondazione Fedrigoni Fabriano, Scuola Spaziotempo, Collettivo I.An.A.Re., Opificio della Rosa, MAAP e SkyArte come media partner) e la sentita collaborazione di alcune associazioni locali. L’evento è stato inoltre patrocinato dalla Fondazione Matera-Basilicata2019, dall’associazione Riabitare l’Italia, dall’Università della Basilicata e dal DICEM – Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo.
Open call, AppARTEngo Experience e AppARTEngo Academy: le novità di AppARTEngo Festival per il 2022
Durato dal 20 giugno al 30 settembre 2021, il Festival Internazionale di Arte Pubblica ha accolto, quest’anno, una rosa di artisti contemporanei di fama nazionale e internazionale, esplorando e vivendo con loro il reale senso di appartenenza a un luogo (Stigliano, antico borgo della provincia di Matera, che dal 2017 è casa e cuore dell’evento) e a un’intera terra (quella lucana, con un’incursione in Campania), per proiettare nel suo futuro quello che questa quinta edizione ha generato nel corso degli ultimi 3 mesi.
Una chiusura, dunque, che è già un’apertura: seguendo il suo mantra (Con i piedi qui, con la testa nel mondo), l’edizione 2021 di AppARTEngo Festival ha visto susseguirsi 4 spin-off che hanno esportato il format anche al di fuori di Stigliano (nei comuni di Gorgoglione, Rotondella, Montalbano Jonico e in Campania, nel comune di Sicignano degli Alburni, borgo in provincia di Salerno). Questa importante novità ha generato un vero e proprio sodalizio creativo e culturale tra AppARTEngo Festival e il territorio, segnando così la strada per quella che sarà la nuova vita del festival.
Non è un caso, infatti, che Sicignano degli Alburni sia stato per AppARTEngo Festival il primo passo verso la realizzazione di unFestival Itinerante di Arte Pubblica per il 2022, il primo sull’intero territorio nazionale esistente in terra nostrana. Si tratta di una vera e propria carovana che attraverserà i piccoli comuni e i borghi d’Italia i quali, rispondendo all’open call Appartengo R-Evolution che partirà il 14 ottobre 2021, potranno riaccendere una scintilla di luce e bellezza per illuminare la loro (e nostra) eredità più grande: quella dell’appartenenza a luoghi, culture e persone. «Vogliamo unire idealmente le comunità – commenta Pietro Micucci, Project Manager di Appartengo – in un sogno collettivo e partecipato che guarda all’arte come opportunità per rileggere mondi antichi in cui sono stratificati gli umori del tempo e dove vivono le nostre origini racchiuse nelle piazze, nelle chiese e nelle pale d’altare. Da molto tempo manca il suono della festa, manca la trombetta che dice “di noi” comunità. Il passato è lì in attesa dietro l’angolo e chiede di unirci per non perderci».
La call, rivolta a tutta Italia, porterà alla selezione di un solo comune per regione, presso cui AppARTEngo Festival esporterà il suo format, nell’intento di creare una rete sinergica di piccoli borghi legati tra loro non solo dall’arte e della cultura ma anche da un’ amicizia quasi fraterna. Tale viaggio, poi, sarà rielaborato in una docuserie, che racconterà per immagini la prima edizione del primo Festival Itinerante di Arte Pubblica 2022 su tutto il territorio nazionale e che vedrà la conduzione di due ospiti d’eccezione: le blogger Anna Fornaciari e Anastasia Fontanesi, fondatrici di Travel On Art, la rinomata piattaforma di divulgazione sui temi dell’arte e del viaggio in Italia e all’estero.
Non solo. Il percorso proposto in questi mesi tra Stigliano, Gorgoglione, Rotondella, Montalbano Jonico e Sicignano degli Alburni ha visto un coinvolgimento emotivo e culturale talmente forte tra cittadini e turisti che gli organizzatori di AppARTEngo Festival hanno deciso di valorizzare quanto costruito attraverso altri due innovativi progetti: AppARTEngo Experience e AppARTEngo Academy che, assieme al t.o. Asudtravel, verranno presentati al prossimo TTG Travel Experience di Rimini (13-14-15 ottobre 2021). Nel primo caso, si tratta di un ventaglio di proposte turistiche esperienziali legate al mondo agreste che spaziano dai tour guidati alla scoperta delle opere lasciate nel comune di Stigliano, toccando inevitabilmente le attività di turismo lento e sostenibile. Queste saranno stagionali e varieranno in base ai mesi, spaziando tra la raccolta di olive, pomodori, castagne e funghi e tartufi e la mungitura delle vacche. Nel secondo caso, invece, ci sarà la possibilità, aperta a chiunque, di partecipare a workshop con artigiani locali e artisti – alcuni dei quali protagonisti delle passate edizioni di AppARTEngo Festival – per confrontarsi con la lavorazione di ceramica, legno, pietra, ferro-cemento, cera e molto altro ancora.
«AppARTEngo Experience e AppARTEngo Academy vogliono essere un’offerta volta alla realizzazione di un sistema turistico locale, con un proprio marchio, con la finalità di sviluppare, favorire una politica del turismo sostenibile, dell’ecoturismo, del turismo culturale e religioso. – commenta Pietro Micucci, Project Manager di Appartengo. Che continua – Non solo, ci auspichiamo di dare vita ad una forma di un turismo stanziale da contrapporre al turismo migratorio, che esalti le specificità e le identità del territorio in un concetto unitario, che promuova le proposte turistiche innalzando il livello qualitativo».
A Stigliano SEGNALI DALLE AREE INTERNE chiude la quinta edizione di AppARTEngo Festival
Stigliano, antico borgo ricco di un inestimabile patrimonio storico, culturale e umano ma colpito negli anni da un grave processo di spopolamento, grazie ad AppARTEngo Festival e alla forza propulsiva dell’arte contemporanea (qua presente in moltissime delle sue declinazioni) è diventato, anche per quest’anno, teatro di cambiamento, terreno fertile per la messa in campo di processi virtuosi e buone pratiche e vero e proprio gancio per lanciare il tema della contaminazione che segna il futuro del festival.
Per circa tre mesi, ogni angolo del piccolo comune si è infatti trasformato in un laboratorio d’arte a cielo aperto, un’esperienza immersiva nella quale tutti sono stati protagonisti: gli artisti arrivati da ogni parte d’Italia e del mondo, la comunità locale chiamata a prendere parte all’evento e a partecipare attivamente al processo creativo, e i turisti, attratti da tanto fervore.
E così, numerosi sono stati gli artisti che, a Stigliano, si sono quest’anno confrontati sul tema SEGNALI DALLA AREE INTERNE. Primo tra tutti lo spagnolo Borondo, che, dopo un lungo lavoro antropologico di studio e di vita del territorio e sul territorio, ha qui lasciato tre installazioni, di cui due temporanee. Queste ultime, dai titoli “Plan” e “Coin” e parte del più grande progetto “Magna Terra”, sono state composte, assieme ai contadini del paese, in un campo di grano e raccontano storie locali di epoche recenti e lontane. “Coin”, infatti, simboleggia il passaggio tra il nomadismo (rappresentato dal grano) e le società stanziali (rappresentate dalle balle di fieno su cui sono state impresse le iconografie di alcune monete ispirate ai primi esempi dell’Impero Romano), sottolineando vizi e virtù insite in ciascuna epoca storica ed economica. “Plan”, invece, è ispirata ad una delle tradizioni più anche di Stigliano: l’annuale offerta di grano a Sant’Antonio, per concedere un raccolto abbondante. E se, una volta, i fedeli si riunivano alla chiesa Madre di Santa Maria Assunta per il rito propiziatorio, oggi l’artista inverte la processione, portando la chiesa alla terra e scolpendo nel campo la planimetria di un luogo sacro nel segno delle origini pauperistiche della chiesa. Infine, con “Reminiscenza” Borondo regala a Stigliano un’installazione che porta in sé il significato della perdita delle radici: quelle naturali, della deforestazione selvaggia di cui è vittima il paese, ma anche quelle umane di chi ha lasciato la propria terra e così anche le proprie tradizioni. Su un pannello di vetro inciso, infatti, l’artista ha rappresentato alcune donne di una famiglia che non vivono più a Stigliano e vi ha inserito alcuni oggetti usati nella stregoneria per combattere il malocchio per ricordare la forte impronta esoterica che si tramandavano le donne in passato.
Opere permanenti, poi, sono quelle di altri artisti, italiani e internazionali, che, di ritorno a Stigliano o qui (e in Italia) operanti per la prima volta, hanno reso il piccolo comune dell’entroterra materano un centro produttivo e culturale non solo multietnico ma anche di altissimo valore e interesse, culturale e artistico. Partiamo dunque con le pitture murali degli italiani Ericailcane, Vesod, Nemo’s,Barlo e Thisisto e degli stranieri Bastardilla (Colombia),Kirill Vedernikov (Russia), Shirdina Vera (Russia), Duo Amazonas(Argentina), Natalia Andreoli (Argentina), Lina Castellanos (Colombia) e La Rouille (Francia). L’artista francese non solo è stato il primo a dipingere Stigliano in questa edizione ma, nel mese di ottobre, farà ritorno per altri interventi: a testimonianza che il comune lucano sia diventato una casa per gli artisti tutto l’anno, anche al di fuori della programmazione ufficiale della kermesse, e da tutto il mondo.
E poi l’installazionepermanente “Crurifragium” di Luis Gomez (Venezuela), tornato a Stigliano dopo la sua partecipazione all’edizione 2018,“IGNIS”, installazione temporanea (fino a dicembre) di Ufocinque, Gianna e Maria Pina Bentivenga e Umberto Giovannini presso la Chiesa di S. Vincenzo, e “KINTSUGI” di Gola Hundun, situata proprio sulla frana del 2014, la seconda più grande in Europa, che ha cambiato la storia del paese. E ancora la “CENA DI SANTO SPIRITO”, performance Art Dinner facilitata da Marta Jovanovic, nel cortile del Palazzo Santo Spirito, i diversi artworks di camouflage body painting di Lela Perez e le sculture in ferro cemento di Mario Sansone nel Parco della Mandarra.
Insomma, quello che si è andato a generare a Stigliano è stato un dialogo serratissimo tra memoria/identità e ricerche poetiche degli artisti, capace di lasciare a Stigliano opere che si offrono come nuova opportunità di narrazione delle sue specificità e criticità, della sua storia e del suo patrimonio culturale, materiale e immateriale, parte del quale destinato a scomparire. Segni indelebili nel territorio, che oggi lo riscrivono artisticamente, ed esperienze uniche destinate a lasciare un’impronta nei vissuti di chi ha partecipato alle loro creazione e di chiunque vi si imbatta.
«La quinta edizione di AppARTEngo rappresenta la chiusura di un cerchio. In questo lasso di tempo, con molta umiltà, entusiasmo e duro lavoro, abbiamo imparato che il cambiamento è davvero possibile. – commenta Alessandro Suzzi, direttore artistico AppARTEngo Festival 2021. Questa edizione, la più ambiziosa e strutturata, ha visto coinvolti più di 30 artisti di fama internazionale chiamati a realizzare le proprie opere a stretto contatto con la comunità locale, che attraverso un coinvolgimento partecipato, è stata la vera protagonista dell’evento. Come direttore artistico sono soddisfatto del lavoro svolto in queste cinque edizioni e dei risultati ottenuti, ho cercato di puntare maggiormente sulla valorizzazione di quelle che personalmente ritengo le eccellenze del panorama italiano, da quest’anno inoltre abbiamo voluto coinvolgere anche artisti stranieri, per creare nuove interazioni e per confrontarci con nuove realtà e panorami artistici. Il nostro obiettivo è quello di creare un network, una grande famiglia che possa individuare in Stigliano la propria casa, la propria officina creativa. Stiamo lavorando assiduamente per le prossime edizioni. Il nostro scopo è quello di portare il nostro format nelle piccole realtà d’Italia. Già quest’anno il festival ha visto protagonisti, oltre che stigliano, cuore pulsante dell’evento, anche Gorgoglione, Rotondella, Montalbano e Sicignano degli Alburni, la prima edizione satellite di AppARTEngo in Campania».
Associazione Appartengo E.T.S.
L’Associazione Appartengo E.T.S. è una struttura che annovera fra le proprie finalità quelle di studiare, formare, promuovere, incentivare e valorizzare la cultura, le arti e la creatività contemporanea come strumenti di rigenerazione urbana, economica e sociale, attraverso il coinvolgimento di professionisti, enti, settori pubblici e privati, profit e no profit, istituzioni, università, accademie, scuole, artisti affermati ed emergenti, locali, nazionali, europei ed internazionali vivendo una partecipazione attiva e condivisa. Una realtà che fa riferimento principalmente alle Aree Interne d’Italia, con particolare attenzione verso l’Area Interna Montagna Materana (Basilicata) individuata come area per una progettualità sperimentale da disseminare successivamente in altre realtà e quindi senza escludere il resto della Regione Basilicata, d’Italia e di realtà Europee ed Internazionali.
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