La UIL FPL valuta molto positiva le due proposte formulate della FIASO e dalla FNOPI e indirizzate alla Presidenza del Consiglio dei ministri, ai ministri, ai presidenti di Camera e Senato, ai capigruppo parlamentari e alla Conferenza delle Regioni, di consentire la stabilizzazione del personale che nell’ultimo anno e mezzo ha affrontato in corsia l’emergenza pandemica. La prima proposta prevede che venga assunto a tempo indeterminato chi è stato reclutato a tempo determinato, anche mediante conferimento di incarico di lavoro autonomo ovvero di collaborazione coordinata e continuativa a decorrere dalla data di deliberazione dello stato di emergenza dichiarato dal Consiglio dei ministri, da aziende ed enti del servizio sanitario e abbia maturato, al 31 dicembre 2022 almeno dodici mesi di servizio. La seconda invece, prevede l’allungamento al 31 dicembre 2024 i requisiti per la stabilizzazione introdotti dalla c.d. Legge Madia. Possono essere assunti coloro che sono stati reclutati a tempo determinato, a decorrere dalla data di deliberazione dello stato di emergenza dichiarato dal Consiglio dei ministri, da aziende ed enti del servizio sanitario e abbiano maturato, al 31 dicembre 2024, alle dipendenze dell’azienda o dell’ente del Servizio Sanitario Nazionale almeno trentasei mesi di servizio. Le assunzioni consentirebbero da subito di colmare le carenze di organico, determinate da anni di restrizioni della spesa e dall’imbuto formativo, superando la precarietà e di soddisfare il fabbisogno organizzativo per lo sviluppo del PNRR, mettendo in sicurezza il sistema sanitario di fronte ad eventuali nuove emergenze pandemiche. Tutto ciò, soprattutto, permetterebbe di programmare e di investire in modo efficiente ed efficace le risorse assegnate alla formazione, destinandole esclusivamente al personale realmente ingaggiato a tempo indeterminato nell’organizzazione del SSN”. Si tratta ora di riconoscere a questi professionisti il ruolo ricoperto, attraverso una più rapida procedura di stabilizzazione alle dipendenze del SSN. Oltretutto, in un momento in cui il collocamento in quiescenza obbligatorio della generazione degli anni ’50 sta provocando allarmanti esigenze di turn over per garantire i livelli essenziali dei servizi sanitari e socio assistenziali”. Ora bisogna sensibilizzare le Azienda sanitarie lucane le quali dovranno all’interno dei redigenti piani del fabbisogno del personale 2022/2024 prevedere queste nuove unità e indirizzare la richiesta alla Regione Basilicata entro il 30 ottobre 2021.E’ una grande opportunità che si presenta e che non può essere sprecata che può concretizzarsi materialmente se questi contratti(quelli da prorogare e quelli da stabilizzare)sono agganciati ai piani di fabbisogno che dovranno essere approvati al più presto.