Lo stand T44 del Consiglio regionale della Basilicata, allestito al Lingotto fiere nel padiglione Oval, in occasione della 23^ edizione del Salone internazionale del libro di Torino, si è presentato agli occhi dei visitatori come una piazza dove poter gustare e sentire una cultura lucana aperta al mondo, pronta ad accogliere quanti vogliano conoscere la storia della nostra regione ed apprezzarne i tanti scrittori.
Uno spazio espositivo che è anche vetrina identificativa della mostra “Lucania TerraMadre”, con le opere, che fanno da sfondo agli eventi previsti, di Maria Di Taranto, Dino Ventura e Giovanni Spinazzola, sul sentimento di appartenenza al proprio territorio, mostra promossa dal Consiglio regionale della Basilicata e di prossima inaugurazione. Un modo per interpretare il patrimonio d’identità, cultura e memoria che caratterizza la Basilicata. Ad esprimere apprezzamento nella giornata inaugurale anche il Ministro della Pubblica Istruzione Patrizio Bianchi che si è soffermato su alcune pubblicazioni esposte nello stand lucano.
Agli editori lucani un’opportunità di incontro e di scambio con le più significative realtà editoriali nazionali ed internazionali, un percorso che negli anni ha permesso ai piccoli e medi editori lucani di trovare un terreno fertile di confronto e formazione. Far crescere la piccola e media editoria – aveva specificato il Presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala nella conferenza di presentazione – significa valorizzare storie autentiche a stretto contatto con il territorio, esperienze e valori che spesso sfuggono alle dinamiche commerciali delle grandi case editrici e che, per questo, rischiano di rimanere non conosciuti adeguatamente”.
E sono state proprio le sei case editrici che hanno aderito all’iniziativa promossa dal Consiglio, Magister, Altrimedia e Giannatelli di Matera, Lilit Books di Montescaglioso, Le Penseur di Brienza e Laurita di Potenza a dar vita, in collaborazione con l’Ufficio comunicazione, informazione ed eventi del Consiglio, ad una serie di eventi a cominciare dalla presentazione del volume “La Chiesa di San Gervasio al Palazzo” di Gennaro Ungolo e Nicola Varnavà – Osanna Edizioni. Il lavoro di ricerca, promosso dall’associazione Palazzo Arte Cultura – come spiega nella prefazione Chiara Rizzi – si struttura quasi come una vera e propria indagine. Gli autori conducono un’inchiesta nel tentativo di svelare aspetti identitari a partire dal toponimo del piccolo paese lucano: pongono interrogativi, seguono tracce, individuano testimoni, strutturano ipotesi mettendo in fila alcune prove indiziarie e, infine, elaborano una tesi che di fatto risulta essere ben più ampia e articolata di quello che l’ipotesi iniziale lascia presupporre
Sempre nello stand del Consiglio presentati altri due volumi nella giornata di oggi: “La Stampa dall’Unità al ‘900 tra lingua, cultura e politica” di Luigi Pistone – Edizioni Laurita e “La scorciatoia è un vicolo cieco. L’industria chimica in Basilicata durante la Repubblica dei Partiti” di Giovanni Ferrarese – Casa Editrice Le Penseur con interventi di Giovanni Ferrarese e Giovanni Viggiano.
La prima opera ripercorre le tappe salienti del processo di alfabetizzazione e italianizzazione del popolo. Attraverso la stampa emerge come la pubblicistica, pur nei limiti della sua azione, abbia favorito questo processo di unificazione linguistica attraverso il sostegno fornito alle lotte politiche, la sollecitazione rivolta alle classi medio-basse a intraprendere un percorso formativo di scolarizzazione e, infine, la divulgazione di quella che era considerata letteratura popolare. Sarà proprio quest’ultima che avvicinerà grandi masse alla lettura dei giornali e, di contro, questi si trasformeranno in veicoli culturali in grado di penetrare progressivamente in strati sempre più ampi della popolazione.
Il volume dal titolo “La Scorciatoia è un vicolo cieco. L’industria chimica in Basilicata durante, la repubblica dei partiti”, invece, ricostruisce, partendo da inedite fonti storiche, la storia della scommessa chimica lucana, rimarcandone luci e ombre. Nei primi anni Sessanta la Basilicata fu chiamata a giocare la cruciale partita dello sviluppo sociale ed economico. Le politiche meridionaliste e i fondi veicolati dalla Cassa per il Mezzogiorno rappresentavano una chance imperdibile anche per la cenerentola delle regioni meridionali. Sull’onda dell’entusiasmo generato dal recente ritrovamento di importanti giacimenti di metano da parte dell’Agip nella Valle del Basento e condizionata dagli interessi del mondo industriale italiano, la Basilicata giocò gran parte delle sue carte sull’industria chimica di base, facendone il principale settore di investimento.
Domani mattina, alle ore 10, sempre nello stand lucano, previsto l’incontro su “L’editoria libraria in Basilicata”. A parlarne con il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, i presidenti delle Province di Potenza, Rocco Guarino e di Matera Piero Marrese. Le conclusioni affidate al Senatore Giuseppe Moles, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Presente alla iniziativa anche l’ABACO, l’Associazione Regionale dei Cori della Basilicata.