La seconda commissione consiliare, presieduta da Luca Braia (Iv), ha approvato a maggioranza con l’astensione di Carlucci, il disegno di legge Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2021-2023 dell’Ente di gestione del Parco archeologico storico naturale delle chiese rupestri del materano.
In merito è stato audito il Presidente dell’Ente, Michele Lamacchia.
Il bilancio di previsione anno 2021 e pluriennale 2021-2023 dell’Ente Parco della Murgia Materana prevede stanziamenti di entrata e di spesa per un totale di euro 1.290.063,02 nel 2021, euro 996.483,62 nel 2022 ed euro 940.500,00 nel 2023. Per quanto riguarda l’annualità 2021, le entrate sono rappresentate dal contributo ordinario alle spese di gestione dell’Ente da parte della Regione Basilicata, dal contributo del Comune di Matera per attività di supporto al controllo ambientale del territorio, nonché da fondi rivenienti dalla erogazione di servizi e dalla vendita di materiale promozionale. Gli stanziamenti di spesa, per la stessa annualità, riguardano le spese correnti (per gli organi istituzionali, per il personale in servizio, per l’acquisto di beni e servizi e per attività di vigilanza, controllo e monitoraggio ambientale di cui all’art. 5 L.R. n. 10/2020), nonché le spese in c/capitale per la gestione dei progetti finanziati dal Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata nell’ambito del programma INNGREENPAF. Il risultato di amministrazione presunto al 31.12.2020 ammonta ad euro 1.543.585,25, di cui euro 1.232.318,95 con attribuzione del vincolo da trasferimenti. Di tale avanzo vincolato, è stata appostata in entrata e conseguentemente distribuita in uscita, nell’annualità 2021, la somma di euro 329.563,02, quota riferita ai progetti ‘INNGREENPAF’ – scheda n. 14, ‘NATURARTE’ e ‘NATURARTE Direzione Artistica’.
Sono intervenuti sull’argomento oltre al Presidente Braia, i consiglieri Carlucci, Sileo.
A seguire la commissione ha licenziato alla unanimità il testo unificato della proposta di legge ”Norme per il sostegno e il riconoscimento e il sostegno del caregiver familiare”, di iniziativa de consiglieri Bellettieri (FI) e Coviello (FdI) e “Caregiver familiare: riconoscimento e sostegno”, di iniziativa della (Lega). La proposta, sottoscritta anche da Acito, Braia, Sileo, Trerotola e Carlucci, è stata illustrata da uno dei proponenti Coviello.
Obiettivo della proposta di legge è quello di sostenere, promuovere e valorizzare la figura del Caregiver familiare anche attraverso l’istituzione di un “Registro” la cui finalità esclusiva è quella della raccolta dati. La Regione Basilicata, nell’ambito delle proprie competenze, sostiene, promuove e valorizza la figura del Caregiver familiare quale componente informale della rete di assistenza alla persona e risorsa del sistema integrato dei servizi sociali, socio-sanitari e sanitari. La Regione in relazione alle esigenze della persona accudita, tutela i bisogni del Caregiver familiare, attraverso interventi e azioni a suo supporto e sostiene iniziative che garantiscano alle persone non autosufficienti forme di assistenza che consentano loro la permanenza presso il proprio domicilio o in un contesto di relazione familiare. La Regione stanzia per ciascun anno finanziario 2021, 2022 e 2023 la somma di euro 200.000,00 da imputare sui bilanci delle tre annualità.
Approvata alla unanimità anche la proposta di legge “Disposizioni in materia di assistenza sanitaria”, d’iniziativa dei consiglieri Sileo e Aliandro (Lega). La proposta, sottoscritta anche da Braia, Carlucci, Bellettieri, Acito e Trerotola e Coviello, è stata illustrata da Sileo.
La legge si prefigge l’obiettivo di migliorare e garantire la continuità assistenziale a livello territoriale, nell’interesse primario della salvaguardia del diritto, costituzionalmente garantito, di salute del cittadino, con l’impegno di assicurare il supporto nei confronti di tutti coloro i quali versano in condizioni di fragilità, non autosufficienza e difficoltà economica. Allo stesso tempo si persegue l’obiettivo del contenimento della spesa nella Pubblica Amministrazione, in particolare di quella sanitaria. La “regionalizzazione” del Servizio Sanitario comporta la “razionalizzazione” dello stesso attraverso la riduzione dei posti letto e degenze brevi, pertanto è necessario potenziare i servizi territoriali e l’assistenza domiciliare, al fine di far fronte ai problemi di salute legati all’invecchiamento della popolazione e alla diffusione di cronicità e al dilagare della pandemia dovuta al contagio da Covid-19. Uno strumento molto utile, introdotto dai protocolli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.), riguarda l’istituzione degli “Infermieri di famiglia e di comunità” e di ambulatori da essi condotti, entrambi strumenti che possono essere ritenuti fondamentali per il futuro dell’assistenza sul territorio, migliorando l’appropriatezza delle prestazioni e abbattendo i costi. Tale indicazione è stata già recepita e adottata in diversi Stati, tra cui anche l’Italia, a fronte della chiusura di molti piccoli presidi ospedalieri. La legge prevede l’utilizzo della telemedicina e del teleconsulto a supporto sia dell’infermiere di famiglia, che degli ambulatori infermieristici. Viene recepita anche la norma nazionale sull’utilizzo delle farmacie territoriali per alcune tipologie di prestazioni sanitarie di prima assistenza.
Hanno partecipato ai lavori della seconda commissione, oltre al presidente Braia, i consiglieri Carlucci (M5s), Acito e Bellettieri (FI), Sileo (Lega), Trerotola (Prospettive Lucane) e Coviello (FdI).
Pastorizia e transumanza, sì da II Ccp a ddl
Presa d’atto anche del piano annuale degli interventi, annualità 2021, dell’Agenzia regionale lavoro Basilicata (Arlab) e approvato alla unanimità un ordine del giorno su ex dipendenti del Consorzio Agrario regionale di Lucania e di Taranto
La seconda commissione consiliare, presieduta da Luca Braia (Iv), ha approvato alla unanimità il disegno di legge ”Norme di disciplina, tutela e valorizzazione della pastorizia e della transumanza presidi del tenitorio lucano”.
“La pastorizia e la transumanza – si legge nella relazione – sono un patrimonio storico, culturale ed economico della Basilicata largamente praticati in tutta la regione ed ancora oggi contribuiscono in maniera significativa sia alla produzione alimentare che alla tutela dell’ambiente.
Con il disegno di legge la Regione Basilicata intende riconoscere e tutelare la pastorizia e l’allevamento estensivo, praticati allo stato brado e semibrado nonché in forma transumante, come patrimonio regionale. Tali attività rappresentano un presìdio permanente ed insostituibile sull’intero territorio regionale, soprattutto nelle aree naturali protette, nelle aree di montagna, interne e svantaggiate, svolgendo una funzione strategica per la tutela dell’ambiente, del paesaggio e delle produzioni agroalimentari. La Regione intende riconoscere il ruolo del pastore presìdio del territorio, figura già esistente nel contesto socio economico rurale, e che ai sensi dell’articolo 2135 del codice civile, è l’imprenditore agricolo singolo o associato che esercita l’attività agricola e che pratica l’allevamento estensivo allo stato brado, semibrado o in forma transumante.
La commissione, successivamente, ha preso atto a maggioranza con l’astensione di Braia, Carlucci e Trerotola dell’adozione del piano annuale degli interventi – annualità 2021 dell’Agenzia regionale lavoro Basilicata (Arlab).
Gli interventi previsti riguardano attività nei centri Formativi e culturali per gli adulti- Area Interna Montagna Materana, l’alternanza Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento: scuola digitale, Interventi per ridurre l’abbandono scolastico, l’orientamento nel sistema di istruzione, occupazione e sostegno a soggetti in difficoltà, ,migliorare l’efficacia e la qualità dei servizi al lavoro: formare i Centri per l’impiego, azioni di accompagnamento alla fuoriuscita del programma Tirocini finalizzati all’inclusione sociale, azioni di accompagnamento alla fuoriuscita del programma Reddito minimo di inserimento, Garanzia Giovani.
Sempre alla unanimità la commissione ha approvato un ordine del giorno, sottoscritto da tutti i presenti, in merito ad una audizione svoltasi nella seduta del 21 settembre 2021 di un gruppo di lavoratori ex dipendenti del Consorzio Agrario regionale di Lucania e di Taranto i quali hanno riferito in ordine alla vicenda di quest’ultimo ed alla loro mancata stabilizzazione a differenza di altri lavoratori del Consorzio stesso.
L’ordine del giorno impegna la Giunta ad adottare, ogni provvedimento urgente e necessario a fare definitiva chiarezza sulla situazione descritta in premessa, inviando relazione dettagliata alla commissione ed ai richiedenti l’audizione ed a porre in essere ogni atto utile alla stabilizzazione dei lavori interessati.
A seguito del fallimento del Consorzio – si legge nell’odg – una buona parte dei lavoratori è stata assunta dalla Regione e da altri Enti, mentre la restante parte, tra cui i cinque lavoratori che hanno richiesto l’audizione, sono rimasti ingiustamente esclusi dai benefici e, quindi, ancora in attesa di una stabilizzazione ed in condizioni di lavoro precario in progetti saltuari di volta in volta finanziati. Gli stessi lavoratori, nel corso degli anni hanno avuto diverse interlocuzioni sia con gli Uffici che con gli organi istituzionali della Regione senza ottenere alcuna risposta definitiva sulla questione. Risulta indispensabile quindi che la Regione espliciti con chiarezza la propria volontà, mettendo in campo ogni possibile iniziativa per la stabilizzazione di questi ultimi, così come è avvenuto per gli altri ex dipendenti del Consorzio, evitando in questo modo una situazione di ingiustificata disparità di trattamento.
Hanno partecipato alla commissione, oltre al presidente Braia (IV), i consiglieri Carlucci (M5s), Acito e Bellettieri (FI), Sileo (Lega), Trerotola (Prospettive Lucane) e Coviello (FdI).