Modalità controllo Green pass all’Arpab, Consigliere regionale Cifarelli (PD): “I comportamenti pubblici del dg Antonio Tisci determinano la perdita di autorevolezza e di autonomia dell’Arpab”. Di seguito la nota integrale.
Purtroppo i comportamenti pubblici del Direttore Generale dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, Avv. Antonio Tisci, ovvero la scelta di scendere più volte nell’agone politico, ha determinato la perdita di autorevolezza e di autonomia della stessa Agenzia.
Questa è una considerazione che faccio da tempo ed è inserita nella mozione di censura che, ai sensi dell’art. 47 comma 4, ho presentato insieme ad altri gruppi consiliari di minoranza del Consiglio regionale di Basilicata. E’ quanto dichiarato dal Capogruppo PD in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli.
A riprova di questa tesi più volte ribadita, continua Cifarelli, è il legittimo sospetto che quanto accaduto al dipendente esperto di monitoraggio e controllo ambientale, obbligato nella sede di Matera a verificare il green pass anche all’utenza esterna, distogliendolo dai suoi reali compiti, possa essere un atto politico.
Tutti sono a conoscenza che il funzionario incaricato è un tesserato storico e figura di riferimento della CGIL e tutti sanno che la Cgil è l’organizzazione sindacale che ha contestato la legittimità della nomina dell’attuale direttore Arpab.
La scelta dell’avv. Tisci, quanto meno inopportuna, di continuare a fare politica nel mentre svolge la funzione di Direttore Generale dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente mette l’Ente da lui diretto di fronte alla continua perdita di terzietà ed autorevolezza.
Questo nuovo atto del DG di Arpab fornisce un’ulteriore motivazione circa la validità della mozione di censura presentata in Consiglio regionale.
Dal Presidente Bardi ci aspettiamo coerenza rispetto a quanto da lui dichiarato recentemente in Consiglio regionale. Non possiamo ancora assistere a quanto sta accadendo in seno alla principale Agenzia della Basilicata.
Al Presidente Bardi l’onore e l’onere di affrontare questa imbarazzante situazione.