L’assessore comunale al Bilancio, Rocco Rivelli, ha incontrato nel pomeriggio di ieri i rappresentanti di Confcommercio, Confapi, Confesercenti, Confindustria, Cna e Confartigianato per un esame delle ripercussioni che l’Imu (Imposta Municipale Unica sugli immobili) porterà al tessuto produttivo della città.
In particolare, i rappresentanti delle associazioni di categoria hanno evidenziato la necessità di non aumentare la pressione fiscale soprattutto in un territorio come la Basilicata e Matera dove il sistema imprenditoriale per restare sui mercati deve fare più fatica rispetto ad altre zone del Paese.
“La normativa – ha detto Rivelli – purtroppo offre scarsissimi margini di manovra ai Comuni.
Nella prima rata di giugno i cittadini e le imprese verseranno comunque secondo le aliquote base, ovvero 0,4 per la prima casa e lo 0,76 per altre abitazioni. Poi, a settembre, anche alla luce dei flussi di cassa che ne deriveranno, i comuni potranno rivedere le aliquote al ribasso. L’obiettivo che ci siamo posti è quello di far pesare il meno possibile la nuova Imu sia sulle famiglie proprietarie di una sola abitazione che sulle tante imprese, dei vari settori, che già pagano un duro prezzo alla crisi economica in corso. E tuttavia con l’introduzione dell’Imu molti proprietari di unità immobiliari destinate ad abitazione principale pagheranno meno di quanto pagavano con l’Ici. Difatti, nell’anno 2007, ultimo anno in cui si è pagata l’Ici, l’aliquota stabilita dal Comune di Matera era il 5 per mille con una detrazione d’imposta pari a €114,00. Con l’Imu l’aliquota base è pari al 4 per mille, mentre la detrazione d’imposta è pari ad €200,00. Per ogni figlio convivente inferiore a 26 anni si applica una ulteriore detrazione pari ad €50,00. Per cui, per determinare l’imponibile, il maggiore coefficiente moltiplicatore di 160 che deve essere applicato alla rendita catastale rivalutata, rispetto al precedente 100, viene assorbito dalle maggiori detrazioni. Questo alleggerimento della pressione fiscale porterà le famiglie a riprendere la strada dei consumi con effetti positivi per le imprese e per la ripresa economica e produttiva”.