Ai donatori di sangue ed emocomponenti non è richiesto il green pass. Lo prevede il recente decreto legge del Governo che ha accompagnato l’entrata in vigore della certificazione per l’accesso ai posti di lavoro. In particolare per i donatori, la cui permanenza nelle strutture di raccolta è circoscritta all’atto della donazione, si procede quindi con le procedure vigenti, che prevedono il triage telefonico, l’accesso contingentato previa prenotazione, la somministrazione di un questionario, il colloquio con il medico e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, la misurazione della temperatura e il rispetto del distanziamento sociale. “Un motivo in più per recarsi a donare”spiega il presidente di Avis regionale Basilicata, Sara De Feudis, che sottolinea come “dopo il calo fisiologico di donazioni registrato in estate nei mesi di settembre ed ottobre è ripresa anche in Basilicata la normale attività. In particolare a settembre le donazioni sono andate molto bene, la fase più difficile, legata al Covid, credo sia stata superata”. La conferma arriva dal Centro Nazionale Sangue ed in particolare dal report dei primi nove mesi dell’anno riportante i dati relativi alle raccolte sangue sul territorio nazionale. La Basilicata registra un + 9,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2020. Dopo la Valle d’Aosta e il Molise, la nostra regione è al terzo posto per quantità raccolte. E’ motivo di soddisfazione – conclude De Feudis – vedere la nostra piccola Basilicata sempre pronta a fare la sua parte. Per questo ringraziamo i tanti i donatori e i tanti volontari che collaborano con Avis”.