Ricorso al Tar di Fiore su nomina Di Ginosa a dg Arlab, Consiglieri comunali Carlucci, Leggieri e Perrino (M5s): “Si concretizza il disastro politico-amministrativo del centrodestra”. Di seguito la nota integrale.
Apprendiamo dalla stampa che il dottor Antonio Fiore ha presentato un ricorso al TAR in merito alla nomina di Francesco Paolo Di Ginosa a Direttore generale di ARLAB, l’Agenzia Regionale per il Lavoro e l’Apprendimento Basilicata. Avevamo auspicato che l’agenzia potesse finalmente uscire dalle sabbie mobili e dalla situazione, lunga più di due anni, di imbarazzante stallo – determinata soprattutto da ragioni di spartizioni politiche – che ha di fatto paralizzato tutte le attività e le politiche attive sul lavoro nella nostra regione. Ma così sembra non potrà essere nel breve periodo.Le motivazioni che hanno portato il Dott. Fiore a questa decisione sembrano non essere altro che l’epilogo di una serie di atti maldestri e di dubbia legittimità che Bardi e la sua giunta hanno messo in atto in questi due anni di scellerata gestione delle politiche del lavoro e in particolare dell’ARLAB, agenzia deputata alla programmazione e alla messa in campo di politiche pubbliche fondamentali per rilancio delle nostre comunità.
Il M5s Basilicata ha da sempre mantenuto alta l’attenzione sulla questione ARLAB. Solo qualche mese fa, infatti avevamo inviato due missive; una all’attuale sottosegretario del Ministero del lavoro e delle politiche sociali Sen. Rossella Accoto e l’altra al Commissario Straordinario dell’ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro) Dott. Raffaele Tangorra. Nelle due lettere, venivano segnalate le situazioni disastrose dell’ARLAB e dei CPI (Centri per l’Impiego) Lucani. Per questo motivo pensiamo sia utile ricordare che sono stati ben 3 i milioni di euro stanziati dal Governo centrale, nel solo 2020, per contribuire al rafforzamento dei centri per l’impiego lucani; risorse che dovrebbero portare nel volgere di un triennio al raddoppio del personale in servizio e alla predisposizione di percorsi formativi e di aggiornamento volti al miglioramento qualitativo delle politiche attive del lavoro della Regione Basilicata. Mentre le altre regioni hanno concluso o stanno concludendo gli iter concorsuali, in Basilicata tutto è fermo per incapacità e volontà politico-amministrativa. In questo momento e in questa situazione il condizionale, però, è d’obbligo.
Questo possibile ulteriore stallo di ARLAB purtroppo, potrebbe andare a inficiare sia l’utilizzo delle risorse previste nella Missione 5 ‘Inclusione e coesione’ del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che il reclutamento delle circa 200 unità a tempo indeterminato utili al Piano di Rafforzamento dei Centro per l’impiego lucani. Prendiamo ad esempio il caso del piano “Garanzia di occupabilità dei lavoratori” (Gol), il maxi piano del governo finalizzato al rilancio delle politiche attive per il lavoro. Per la Regione Basilicata è previsto uno stanziamento di circa 9 milioni di euro, previo invio – da parte dell’ente di via Verrastro – di un piano operativo per l’impiego del finanziamento. Come saranno gestiti e impiegati questi fondi con l’ARLAB ancora impantanata per colpa di questa scellerata giunta “del cambiamento” targata centrodestra? Questa di ARLAB, è una delle tante situazioni disastrose create dalla maggioranza al governo della Regione in questi due anni e mezzo di consiliatura. Come abbiamo ribadito più volte non è più tollerabile continuare ad assistere a questo scempio politico-amministrativo, se non ci sono più le condizioni per governare la Regione, Bardi ne prenda atto definitivamente e tragga le dovute conclusioni.