“Bene l’estensione al settore del commercio dell’incentivo ‘Resto al Sud’; è una buona scelta nel segno della ripresa e della resilienza”. Confcommercio commenta l’approvazione, avvenuta alla Camera nel corso dell’iter di conversione in legge del decreto legge “Infrastrutture”, dell’emendamento con cui si procede all’inserimento del commercio tra le attività per cui possono essere richieste le agevolazioni di “Resto al Sud”.
“Giusta l’attenzione riservata al tema – prosegue la nota – Si tratta, infatti, di un aiuto concreto (contributo a fondo perduto e finanziamento bancario garantito a tasso zero) per i soggetti compresi tra i 18 ed i 55 anni che – in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, – scelgano di avviare un’attività imprenditoriale o professionale”.
Per il presidente Confcommercio Potenza costituisce “un’ottima prospettiva nel segno della ripresa e della resilienza che caratterizza la delicata fase della ripartenza anche nel nostro territorio. E’ un concreto aiuto che serve a chi può e deve rimanere al Sud operando in un comparto precedentemente escluso. Un aiuto che fornisce una spinta efficace a garanzia di quelle risposte che il settore si attende e che si unisce agli altri strumenti già adottati o in fase di concretizzazione tesi a restituire slancio al mondo del commercio pesantemente fiaccato da un anno e mezzo di pandemia. E’ evidente – aggiunge – che il mondo del commercio e delle pmi non può limitarsi a questo ed ha bisogno di altri provvedimenti soprattutto in previsione degli interventi di spesa del Pnrr e su questo siamo in attesa di conoscere i progetti della Giunta Bardi al quale sollecitiamo la ripresa del confronto e della concertazione con le associazioni di categoria. Le pmi lucane hanno dato già prova di resistenza e sono disponibili a contribuire ai programmi di ripresa e sviluppo produttivo ed occupazionale della Regione che vadano oltre gli aiuti, pure importanti ma non esaustivi, venuti in questa fase di emergenza”.