“La salute dell’agnello e la gestione sanitaria basata sulla prevenzione” è stato il tema al centro di due incontri organizzati dall’Associazione regionale allevatori di Basilicata, a Marsico Nuovo e a Stigliano. A relazionare sul tema, Pietro Antenucci, tecnico esperto di MSD Animal Health Srl e Nicoletta D’Avino dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Umbria e Marche. “Il tema della prevenzione sanitaria sarà sempre più importante nel futuro dell’allevamento ovi caprino- ha spiegato agli allevatori, ai tecnici ed ai veterinari presenti agli incontri Antenucci- che come hanno già fatto altri settori zootecnici, dovrà adeguarsi all’evoluzione della normativa in tema di salute animale e quella dell’uomo e alle richieste di un consumatore sempre più attento ed esigente”. Fondamentale per la salute dell’agnello, è stato spiegato nel corso delle due giornate, la cura delle pecore gravide per le quali sarà necessario ” predisporre nella seconda parte della gravidanza un programma alimentare differenziato, rispetto alla restante parte del gregge ed attuare i programmi di profilassi sanitaria necessari per proteggere poi gli agnelli tramite il colostro”. Altro aspetto da non sottovalutare riguarda la preparazione di un ambiente “idoneo” ad accogliere gli agnelli che sia pulito, asciutto e con una giusta densità di animali. ” Nel tempo ci siamo specializzati nella definizione di un corretto approccio diagnostico che resta uno dei capisaldi del nostro lavoro quotidiano, ma è necessario trarne le informazioni sanitarie che ne derivano e utilizzarle per applicare tutte quelle azioni che ci portano sulla strada della prevenzione- ha spiegato D’Avino, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Umbria e Marche – scegliamo in quest’occasione di parlare di coccidiosi sia perché è una malattia di origine parassitaria ubiquitaria che colpisce gli animali giovani, sia perché la sua gestione non può prescindere dal mettere in campo azioni terapeutiche e soprattutto di controllo dell’ambiente in cui sono stabulati gli animali.” I due incontri hanno fornito anche l’occasione per un confronto sulla questione degli effetti dovuti all’aumento del prezzo delle materie prime sugli allevamenti ovi-caprini. ” Un grido di allarme- ha sottolineato il direttore di Ara Basilicata, Giuseppe Brillante- ma anche uno stimolo al potere decisionale di sostenere con forza il comparto della pastorizia che è quello che maggiormente è in sintonia con il rispetto e la tutela ambientale essendo un settore ad inquinamento zero e di massima garanzia sul fronte della sicurezza alimentare”.