Il ‘risveglio’ e la diffusione dei fascismi e dei razzismi viene dalla paura, dall’inquietudine, dalla povertà materiale e culturale. E anche dalla diffusa ansia di parlare di sé in una società dove tanti, per non sentirsi anonimi, si costruiscono identità a prescindere antagoniste. C’è un enorme vuoto culturale e politico dietro tutto ciò.
In un tempo in cui dominano le disuguaglianze e le logiche economiche incombono sulle teste e sulle vite delle persone hanno gioco facile i discorsi demagogici dei sovranismi e dei populismi. Discorsi che fanno appello alle identità chiuse, ai “muri”, ai confini fortificati e a concetti scientificamente infondati come quello di razza.
Per questo bisogna costruire contesti sociali dove l’inclusione e la condivisione di diritti e doveri non siano solo enunciate, ma praticate ed effettivamente garantite. Siamo contenti di aver contributo a creare su Lavello “una grande alleanza Democratica e antifascista tra associazioni, politica e mondo della Chiesa”* che ci ha portato a questo Consiglio comunale imperniato sulle vertenze occupazionali ( stellantis e ex Auchan), le problematiche del mondo della scuola e il contrasto alle forme vecchie e nuove di povertà e sfruttamento. Quello di oggi è un altro importante, ma non ultimo passo di un percorso che ha solo l’ambizione di voler affrontare il dramma del presente con i valori della solidarietà e dell’essere comunità, di promuovere una cultura politica dell’ascolto e dell’incontro che guardi anche al futuro, per un Paese che torni a progredire su basi nuove, sulla strada della democrazia e della partecipazione e dove l’economia sia finalmente al servizio della società e della persona, come più volte ricordato anche da Papa Francesco.