Una puntata dedicata all’olio lucano quella andata in onda su Geo su Rai 3, con la Dirigente nazionale CIA Anna Rufolo ospite in studio e Paolo Colonna Presidente Oprol e Giusi D’Oronzio produttrice di olio e titolare del Museo dell’Olio di Colobraro, in campo tra gli olivi secolari e non, dell’azienda agricola Mastrangelo Giuseppe di Bernalda, dove è stata simulata la rievocazione della raccolta tradizionale, manuale e quella attuale con attrezzature meccaniche e reti più leggere.
Paolo Colonna, associato CIA – Agricoltori Italiani, è presidente di OPROL, Organizzazione Produttori Olivicoli Lucani, nata nel 2005 e promossa da CIA e Legacoop . L’organizzazione conta oggi 1100 soci, per un totale di 1250 ettari di oliveti ha sottolineato come la raccolta ha subito una progressiva meccanizzazione che ne facilita e velocizza molto l’esecuzione sottolineando anche le caratteristiche e le cultivar dell’Olio Lucano IGP
Giusy D’Oronzio ha rappresenta la sua storia di ritorno. Laureata in scienze della comunicazione a Salerno, inizia il suo percorso lavorativo in città, ma la passione per la sua terra è più forte, decide di mollare tutto e ritornare nel suo piccolo paese lucano, dove recupera l’antico frantoio di famiglia con tutti gli attrezzi e realizza il Museo dell’Olio di Colobraro. Prende anche le redini dell’azienda agricola di famiglia, inizia a produrre il suo olio extravergine d’oliva. Giusy è tra le prime aziende (e la prima azienda donna) a credere nella certificazione IGP e ad adottarla per il suo olio.
La puntata si è conclusa con una tavolata nell’oliveto dove l’olio lucano ha esaltato i piatti a base di tipicità lucane (fagioli di Sarconi, Peperone di Senise, Aromatiche del Pollino, Agrumi del Metapontino) preparati dall’Istituto Alberghiero di Marconia sotto la guida dei professori Domenico Radicchi e Francesco Rosafio e dalla Chef dell’extravergine d’oliva Roberta Ruggeri. Grande soddisfazione della conduttrice di Geo Sveva Sagramola per il collegamento curato dalla programmista Caterina Zuccaro sotto la regia di Francesco Lombardi con la collaborazione degli uffici e degli associati CIA Nazionale e di Basilicata.