Disservizi ufficio postale di Tursi, appello del sindaco Cosma. Di seguito la nota integrale.
Da tempo ormai troppo tempo assistiamo alle giuste lamentele della comunità circa i continui disservizi tristemente offerti dall’ufficio postale di Tursi.
L’ultimo in ordine cronologico riguarda il mancato funzionamento da circa una settimana dell’ATM che, nonostante le segnalazioni e i solleciti presentati dalla direttrice Maria Giovanna Merlo, ancora risulta non funzionante.
Questo arreca un grave danno non solo alla comunità ma anche agli operatori i quali, già decimati dalla carenza di personale perenne che interessa l’ufficio, si trovano ancora più ingolfati di lavoro quando potrebbe essere alleggerito dallo sportello automatico esterno l’istituto.
Proprio la carenza numerica del personale è uno dei problemi atavici di un ufficio postale che, è bene ricordarlo a chi di competenza, di una cittadina di circa cinquemila abitanti. Spesso un solo operatore deve gestire la mole di lavoro quotidiana dall’apertura alla chiusura che, per giunta, avviene in maniera improcrastinabile non per la fiscalità della direttrice o degli addetti ma per l’impossibilità di riconoscere a chi svolge il proprio lavoro, gli straordinari. Per la serie, arrivata l’ora di chiusura prefissata, chi ha fatto ha fatto e chi no viene rimandato a casa a malincuore e con profondo disappunto da parte di chi subisce tutto questo.
Una situazione palesemente difficile insomma che merita l’attenzione di tutti, a partire dalle istituzioni e dai vertici di Poste Italiane che devono fare loro le cause dei territori specie in paesi dove l’ufficio postale è uno degli ultimi baluardi rimasti.
Pertanto si richiede un intervento tempestivo per risolvere questa incresciosa situazione e mettere fine a questi disservizi che non fanno altro che esasperare la collettività che interfacciandosi solo con la direttrice e gli operatori, sfoga su loro ogni disappunto.
Alla mia gente, a cui va la mia solidarietà e il mio sostegno sempre, dico di avere ancora pazienza e di collaborare il più possibile con gli addetti dell’ufficio postale, dalla direttrice ai portalettere, vedendo in loro non figure avverse ma operatori che vorrebbero svolgere il loro lavoro bene ed in serenità se solo gli venissero forniti gli strumenti giusti per farlo.
Attendiamo fiduciosi che la situazione evolva per il meglio altrimenti, in caso contrario, non esiterò a far sentire la mia voce e quella della mia comunità in tutte le sedi opportune per restituire a Tursi un servizio postale efficace, efficiente e soprattutto in perfetta sintonia con il territorio.