Giampiero De Meo, Manager dei trasporti e della logistica sostenibile: “I primi saranno gli ultimi: Zes jonica e zona Paip di Matera”. Di seguito la nota integrale.
Si preannuncia all’orizzonte una disputa conseguente alla eventuale mancata intesa tra Ministro e regioni per la nomina dei commissari per le due zes pugliesi Adriatica e Jonica. Il decreto semplificazioni entrato in vigore il 29 luglio 2021 con la pubblicazione in gazzetta ha previsto che la nomina del Commissario straordinario che presiede la zes, debba avvenire con Dpcm, su proposta del ministro per il Sud e la Coesione territoriale, d’intesa con il presidente della Regione interessata. Qualora l’intesa non dovesse essere raggiunta entro sessanta giorni dalla proposta, il Consiglio dei ministri provvede con propria autonoma deliberazione motivata. L’ attuale Ministro ha avviato le procedure di nomina, due delle quali in stato avanzato in Abruzzo e in Sicilia. I commissari devono essere in possesso di comprovate competenze ed esperienze. Devono quindi essere nel caso di Zes interregionali i presidenti delle regioni a individuare manager di levatura nazionale da sottoporre al Ministro per la proposta: il che non esclude che siano originari delle regioni di appartenenza e quindi Puglia o Basilicata nel caso della Zes Jonica, ma devono comunque scontare un gradimento interregionale che difficilmente potrà essere posseduta dai manager proposti dalle singole regioni.
Ecco perché la Ministra come già avvenuto per la Sicilia dove sembra non avere tenuto conto delle indicazioni della Regione formulate a luglio, sia pronta a far decorrere i sessanta giorni per quindi far decidere il Governo in barba al principio di sussidiarietà. Però se non ci fosse l’ intesa il pericolo è che la Zes jonica non avendo il commissario che fungerà anche da stazione appaltante e sportello unico, partirà in ritado rispetto alle altre che perfezioneranno l’intesa con il rischio di penalizzare i nostri territori e l’utilizzo ottimale delle risorse del Pnrr. Le ultime… saranno le prime.
Intanto va evidenziato che durante la presentazione del working paper curato da Giovanni Volpe per lo sviluppo della zona Paip e presentato ufficialmente ieri tenutosi presso Openet è stato rimarcato il fatto che la zona Paip non è inclusa nell’area Zes e che solo 171 dei 191 lotti dell’area risultano assegnati. Conseguentemente ce ne sono ancora venti liberi che avrebbero potuto consentire le agevolazioni per i nuovi investimenti previste per le imprese aree Zes. Infatti l’Agenzia delle entrate ha emanato il provvedimento del 27 ottobre 2021 (con relativo software di compilazione) che approva il nuovo modello di comunicazione riservato alle imprese delle aree Zes che possono beneficiare del credito di imposta a partire dagli investimenti realizzati dal 1 giugno 2021 anche per l’acquisto di beni immobili strumentali (oltre gli impianti i macchinari e le attrezzature) per un valore che è passato da 50 a 100 milioni.