ConfGuide Matera chiarisce la sua posizione rispetto alla decisione delle altre associazioni, non condivisa con la scrivente, di uscire dal Tavolo Tecnico del Turismo attivato al Comune di Matera.
Pur aderendo a Confcommercio Matera e alla confederazione nazionale di ConfGuide, ConfGuide Matera è un’associazione completamente autonoma, dotata di proprio statuto e di proprie cariche votate dagli associati stessi, circa 40 guide turistiche ed escursionistiche del territorio materano e murgiano. L’associazione, attraverso il Presidente e il Consiglio Direttivo, agisce dunque in piena libertà, con l’unico obiettivo di tutelare gli associati e la categoria delle guide turistiche, contribuendo quindi allo sviluppo di un settore turistico locale sano e di qualità.
A tal fine abbiamo sempre promosso il dialogo e il confronto con l’amministrazione comunale, ritenendoli fondamentali per la crescita dell’intero comparto. Proprio il Tavolo tecnico del turismo ci sembra, in tal senso, uno strumento utile e necessario.Infatti, se da un lato il supporto dei professionisti del settore, portatori di esperienze e conoscenze tecniche, può consentire agli amministratori di prendere decisioni più consapevoli, dall’altro un proficuo rapporto di collaborazione con le istituzioni locali può offrire importanti opportunità agli stessi operatori.
Per queste ragioni, e soprattutto a tutela dei nostri associati, pur rispettando la decisione delle altre associazioni sindacali di categoria (decisione su cui come ConfGuide Matera non siamo stati in alcun modo coinvolti) di autosospendersi dal Tavolo Tecnico del Turismo e dal Patto E-Matera, non l’abbiamo fatta nostra.
Del resto, il Tavolo Tecnico ci sembra anche il luogo più consono per risolvere le divergenze d’opinione tra amministratori e operatori. Un luogo istituzionale, dove il confronto è aperto e franco, dove le giuste istanze di tutte le parti possono essere espresse, nel rispetto dei ruoli e degli ambiti di appartenenza, in maniera trasparente, ed essere opportunamente registrate.
Ci auguriamo, pertanto, che l’attuale frattura possa presto ricomporsi e che le associazioni di categoria del settore economico più importante della città possano tornare a dialogare, nelle sedi opportune, con l’amministrazione comunale, per il bene di entrambe le parti e, soprattutto, dell’intera città.