Caso Puzzer, Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani e giornalista free lance): dal “Daspo” al “confino” è un attimo. Il 7 novembre sit-in a Potenza. Di seguito la nota integrale.
Dalle ore 22.00 di venerdì (5 novembre) riprenderò lo sciopero della fame.
Sì, ancora!!! Ancora e citando Marco Pannella: “L’amore e la nonviolenza non sono mai ricatto perché non si ha ricatto nella difesa, nella sete, nella fame di verità e di conoscenza se non per chi ne ha paura […] Noi stiamo lottando. Non possiamo sparare perché non siamo violenti e quindi spariamo amore, dialogo e lotta di questo genere e gandhiana perché è in corso l’ennesimo crimine di Stato, di partitocrazia e di regime”.
No ai ricatti di Stato. Sì al rispetto dell’art. 17 della Costituzione.
Dov’è quel Presidente della fu Repubblica, che dovrebbe essere il garante del dettato costituzionale? Signor Presidente, lei garante lo è, ma all’incontrario: sta garantendo che la nostra Costituzione venga presa ulteriormente a calci.
Non posso che esprimere la mia solidarietà a Stefano Puzzer, ma a Puzzer e a tutti dico: “fermiamoli con la nonviolenza”. L’art. 17 della Costituzione rispettiamolo alla lettera. Se poi proveranno ad impedire pacifiche manifestazioni, con motivazioni pretestuose e inconsistenti, risponderemo no, assumendocene la responsabilità attraverso azioni di disobbedienza civile. Autodenunciamoci! Portiamo la Costituzione e questo regime in tribunale. Ci sarà un giudice a Berlino.
Ricordo a me stesso che è esattamente quel che ho fatto il 7 maggio del 2020 e ad aprile e maggio del 2021.
Domenica, 7 novembre, terrò sit-in fuori alla Prefettura di Potenza a partire dalle ore 11.00.