Un grande vivaio diffuso per arricchire il patrimonio forestale del territorio. E’ l’obiettivo dell’iniziativa “Il bosco di domani” che si terrà il 14 e 21 novembre nel Parco della Murgia Materana. Di seguito la nota inviata dal Cea (Centro di educazione ambientale) “Mario Tommaselli” di Matera.
Vai nel bosco, raccogli una ghianda, falla germogliare e crescere nel tuo balcone per almeno due anni affinché diventi un piccolissimo alberello del bosco di domani.
È questa l’idea di fondo del nuovo progetto del Centro di Educazione Ambientale di Matera con l’obiettivo di costruire in collaborazione con i cittadini un grande vivaio diffuso dove fare crescere giovani alberi da impiantare dopo due anni nel parco o comunque in un’area comunale libera.
Un progetto di cittadinanza attiva in collaborazione con l’Ente Parco della Murgia Materana ed il Comune di Matera per stimolare la stessa pubblica amministrazione a pianificare la gestione e l’arricchimento del proprio patrimonio forestale, stimolando al contempo la nascita di organizzazioni custodi di questi beni comuni.
Due gli appuntamenti previsti:
Domenica 14 novembre ci sarà la giornata di raccolta delle ghiande facendo un’escursione in una delle aree boscate del parco.
La domenica successiva, il 21 novembre sarà invece dedicata alla selezione delle ghiande ed al loro impianto nelle fitocelle destinate poi ad essere adottate garantendo loro la cura per assicurare tutte le condizioni necessarie alla sopravvivenza, soprattutto l’acqua durante l’estate dei primi anni di vita.
Ma quali alberi dobbiamo piantare? È necessario piantare le specie autoctone, quelle del posto e noi abbiamo scelto come albero simbolo una quercia, il fragno. Il fragno, Quercus trojana, è uno degli alberi più importanti nel Parco perché è una specie endemica, il suo areale di diffusione in Italia è ristretto tra la Puglia e la Basilicata, e costituisce delle formazioni di querceti che danno vita ad uno degli habitat riconosciuti e protetti dalla Direttiva 92/43/CEE. Negli ultimi anni gli unici due boschi residui nel Parco, il Bosco del Comune e il Bosco di Lucignano, hanno sofferto molto a causa degli incendi perchè questi hanno provocato gravi danni e squilibri al sistema naturale.
All’ombra della sua chioma vivono e trovano riparo e cibo tanti animali, uccelli, piccoli mammiferi, rettili e così alla sua base si crea un terreno molto ricco che a sua volta costituisce le condizioni per la vita di ancora tanti altri organismi.
Ogni albero è un piccolo scrigno di biodiversità, ospita tanti altri esseri viventi, tantissimi insetti e uccelli.
Tra i suoi rami alcuni decidono di fare il nido, altri trovano semplice protezione, e offre riparo anche a piccoli mammiferi e rettili. Con il respiro delle sue foglie e il lavoro delle sue radici ogni albero, accanto agli altri, crea un microclima e un piccolo sistema che contribuisce in modo importante al sequestro del carbonio e quindi alla regolazione nello scambio di ossigeno e anidride carbonica. Boschi e foreste quindi rappresentano dei luoghi pieni di risorse inestimabili per la vita di tutti sulla Terra per cui ognuno di noi può rendersi utile alla comunità partendo da una ghianda.
Il progetto coinvolgerà anche alcune scuole della città di Matera.
La partecipazione è gratuita ma per esigenze organizzative è necessario prenotare scrivendo a info@ceamatera.it
Centro di Educazione Ambientale Mario Tommaselli Matera
una casa per vivere ed amare il parco della murgia materana
Sede Operativa: Masseria Radogna
S.S.7 km 583 – Contrada Murgia Timone – 75100 Matera
Cell. 388. 8925407 Tel. 0835 332262