La minoranza consiliare di Avigliano chiede le dimissioni del presidente del Consiglio Comunale e scrive al prefetto. Di seguito la nota integrale inviata dai consiglieri comunali Antonio Bochicchio, Gerardo Chianese, Antonietta Lucia, Vitina Claps e Angelo Summa.
Non è nuova l’arroganza e l’antidemocraticità del gruppo di maggioranza al comune di Avigliano.
Dopo i colpi di mano sullo statuto, ancora si perpetrano atteggiamenti che non rispettano le rappresentanze consiliari pensando di essere padroni e proprietari del consiglio comunale, che invece ricordiamo – prima di tutto a noi stessi – è rappresentanza democratica e luogo per eccellenza di discussione e proposta.
Le conferenze dei capigruppo sono organi consultivi in cui si decide l’ordine del giorno del consiglio e si concordano le rappresentanze democratiche.
Non accertarsi della presenza dei capigruppo, ignorare le istanze e le presenze senza possibilità di rinvio, accerta la certezza che confrontarsi è azione quanto mai impossibile.
Così è successo nell’ultima conferenza dei capigruppo, in cui non vi è stata partecipazione e condivisone dell’ordine del giorno del consiglio comunale del 5 Novembre.
Lo stesso consiglio è stato poi convocato in prima convocazione alle ore 10:00 e in seconda convocazione alle ore 15:00; per le vie brevi, la maggioranza decide di fare il consiglio in seconda convocazione.
Il 4 novembre viene spostato il Consiglio Comunale senza una motivazione d’urgenza e senza un avviso, impedendo di fatto alla minoranza di essere presente.
Forse paura di qualche votazione? Timore degli interventi? Non volontà di confronto? I temi erano importanti e si è preferito tendere l’imboscata alle opposizioni consiliari svolgendo il consiglio comunale in perfetta solitudine.
Le figure del presidente e del vicepresidente del Consiglio Comunale, tanto volute da questa maggioranza anche a costo di forzare le regole democratiche, non sono super partes.
Il presidente del consiglio svolge il suo ruolo nel completo ossequio della maggioranza consiliare, venendo meno all’esercizio della sua funzione democratica e rappresentativa.
Chiediamo con forza le dimissioni del presidente del consiglio comunale Francesco Telesca.
Scriveremo al prefetto per la tutela della democrazia e della rappresentanza delle forze politiche rappresentate in consiglio comunale.
Ah la democrazia, questa sconosciuta!