Interventi urgenti in favore del comparto agricolo ed ortofrutticolo del metapontino che “ vanta una radicata presenza sul territorio e nel tessuto sociale come risorsa economica insostituibile”. A chiederlo la Coldiretti di Basilicata in un documento inviato al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, e agli assessori regionali all’Agricoltura e ai Trasporti. “ Le diverse difficoltà subite negli anni per una concorrenza estera sempre più organizzata, per le endemiche carenze infrastrutturali e per la cronica mancanza di manodopera – evidenzia il presidente della Coldiretti lucana, Antonio Pessolani – si sono aggiunti gli effetti devastanti della pandemia, che hanno causato un drastico calo del volume d’affari nel corso del 2020 e del primo semestre del 2021 in ragione delle restrizioni imposte alle attività Ho.Re.Ca. e per le ripercussioni che l’emergenza pandemica ha prodotto sulla mobilità degli operatori e dei braccianti impegnati nella raccolta dei prodotti. Peraltro, nonostante la decisa mitigazione delle restrizioni tutt’ora in essere ed una contestuale graduale ripresa dell’economia e dei consumi, per effetto della campagna di vaccinazioni in corso, ora più che mai si rende necessario intervenire con robuste, immediate e concrete misure di sostegno al comparto – continua Pessolani – per far fronte alle criticità più immediate per farsi trovare preparati in questa delicata fase di ripartenza del Paese, assumendo provvedimenti straordinari, soprattutto ed in primo luogo, per assicurare la presenza di manodopera nelle campagne della fascia ionica lucana”. Pertanto Coldiretti propone una concreta analisi finalizzata all’individuazione dei fattori su cui intervenire con tempestività. “In prima istanza, per agevolare la mobilità dei lavoratori da e verso i campi del metapontino e quale concreta misura di contrasto al fenomeno del caporalato in agricoltura – aggiunge il direttore regionale della Coldiretti, Aldo Mattia – chiediamo alla Regione Basilicata la predisposizione di un piano straordinario del trasporto pubblico extraurbano a partire dal 2022, in modo da garantire gli standard minimi di sicurezza agli spostamenti di operai e braccianti agricoli che quotidianamente raggiungono le campagne del metapontino, sia dai paesi dell’entroterra lucano, sia da quelli delle vicine Puglia e Calabria. Inoltre, per incentivare l’occupazione in agricoltura degli immigrati extracomunitari e quale ulteriore misura concreta di contrasto al fenomeno del caporalato in agricoltura – prosegue Mattia – chiediamo alla Regione di accelerare le iniziative ed i progetti strutturali in atto, finalizzati ad eliminare completamente il fenomeno degli insediamenti spontanei dei braccianti stranieri, privi delle minime condizioni di vivibilità e di sicurezza, sociale e sanitaria, superando la logica della emergenzialità, programmando sin da ora gli interventi strutturali previsti”. Alla Regione Basilicata Coldiretti chiede infine di svolgere un fondamentale ruolo propositivo nell’ambito della Conferenza Stato – Regioni per introdurre misure straordinarie nel breve e medio periodo, affinchè “per l’accesso ai luoghi di lavoro si possa estendere il riconoscimento del possesso del green pass anche ai braccianti agricoli extracomunitari che si siano vaccinati con vaccini diversi da quelli autorizzati in Italia – concludono Pessolani e Mattia -e siano ripristinate le misure straordinarie già previste dalla legge concernente la “promozione del lavoro agricolo”, che autorizzava, in deroga alle norme vigenti, la stipula di contratti a termine tra datori di lavoro del settore agricolo e percettori del reddito di cittadinanza”.