Da “La Casa dei Comuni” alla “Casa dei 100 Comuni” il passo è breve e per le autonomie locali provinciali è come essere a casa propria, cioè dentro un percorso condiviso che dovrà per forza far ripartire l’attività di un sistema di enti locali che da Nord a Sud immagini una nuova vita per l’ente vicina ai cittadini.
Di questo si è parlato nel corso dell’Assemblea dei Presidenti di Provincia a cui hanno preso parte il Presidente dell’Upi Basilicata e di Matera, Piero Marrese ed il Presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino.
Acclarato il disastro del mancato riordino delle Province con la riduzione di ruoli e funzioni, emerge positivo il dato per il quale gli enti di nuova vitalità diventano la Casa comune, immaginano di gestire gli appalti su tutti, ma soprattutto garantiscano equilibrio istituzionale e capacità di intervento.
Province prototipo, Province funzionali a al servizio dei Comuni, Province che erogano e promuovono attività anche nel settore degli appalti con una stazione unica e degli enti pubblici in particolare in un rapporto quotidiano con i Comuni.
Ma le Province, secondo uno studio, hanno però sopperito alle carenze dell’autorità centrale proprio rispondendo a questo bisogni.
Purtroppo, è stato evidenziato, le Province sono quelle che hanno subito la maggiore instabilità legislativa e del personale che speriamo nella prossima legge di Bilancio trovi certezze.
Un auspicio che Marrese e Guarino hanno fatto proprio ma ribadendo nei fatti e con i fatti, alla domanda di guida e sostegno che promana dai piccoli Comuni e dai territori nella logica dei servizi condivisi e dell’utilizzo delle risorse nel sostegno dei Borghi.
Resta in primo piano, hanno ribadito i due Presidenti davanti al Ministro per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini ed al Sottosegretario Ivan Scalfarotto, al Presidente dell’Anci Antonio De Caro e della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, il tema di dare corso alle ipotesi di Bilancio che apre il tema delle coperture rispetto alle funzioni degli Enti per superare lo squilibrio ed il divario con le risorse disponibili.
E ancora, l’esigenza di avere il personale necessario per rendere efficienti i servizi e l’utilizzo delle risorse del PNRR.
E poi infine, concordando con la relazione del Presidente Upi nazionale, Michele De Pascale, la necessaria svolta sulla composizione e le modalità elettive dei Consigli e delle Giunte Provinciali ritornando ad elezioni di primo livello dando la parola ai cittadini più che alle logiche politiche.
E il Ministro Gelmini ha dato la sua disponibilità a lavorare sulla proposta di modifica delle funzioni e delle competenze delle Province, partendo dai settori in piena emergenza: viabilità, edilizia scolastica, difesa del territorio. Il tutto collegato ad una manovra di Bilancio finalmente espansiva. E infine l’attenzione a ricostruire un progetto di sostegno per le poltiche delle montagne con una legge quadro.