Si sono concluse oggi, giovedì 11 novembre, alla presenza del Segretario Regionale UILM Basilicata Marco Lomio e del Segretario Generale UIL Basilicata Vincenzo Tortorelli, tutte le assemblee iniziate già nelle giornate del 3 e 4 novembre nell’area industriale di Melfi.
Le assemblee, che coinvolgono tutti i lavoratori dell’indotto, oltre a rappresentare un momento di socializzazione, sono fondamentali per illustrare la situazione industriale attuale e rivendicare gli investimenti utili e necessari che il Governo insieme alle Aziende devono mettere in atto per il futuro del comparto automotive, accompagnando la transizione ecologica.
“La grande partecipazione dei lavoratori è la dimostrazione di quanto questo clima di incertezza stia pesando e di quanto inizi a rendersi necessario esercitare la giusta pressione sul Governo, per andare in un’unica direzione: investimenti seri e concreti per la tutela ed il futuro di un comparto che nella nostra terra occupa migliaia di lavoratori.
Accompagnare la transizione significa anche porre in essere una riforma degli ammortizzatori sociali che vadano non solo nella direzione di ampliamento della tutela dei lavoratori ma anche dal punto di vista salariale; purtroppo nella riforma abbozzata dal governo vengono aumentate le aliquote contributive a carico dei lavoratori e dunque si va nella strada opposta rispetto alle nostre richieste” sono le parole del Segretario UILM Marco Lomio.
Durante il suo intervento, il Segretario Generale UIL Vincenzo Tortorelli ha dichiarato “vogliamo una legge di stabilità che dia risposte alle crescenti disuguaglianze, che dia risposte ai giovanni disoccupati, ai pensionati. Oggi nell’area industriale di Melfi abbiamo avviato un percorso di mobilitazione insieme ai lavoratori, che hanno espresso grande preoccupazione per il loro futuro, per il presente legato alla crisi di Stellantis, per la carenza dei semiconduttori, ma anche legato ad un processo di transizione energetica ad oggi molto complicato visto anche lo scetticismo di alcuni colossi e leader durante il Cop26 di Glasgow dove alcuni leader del settore automotive non hanno firmato l’accordo per le emissioni zero entro il 2040. Per sostenere le proposte e le piattaforme presentate al Governo in questi mesi da Cgil Cisl Uil su investimenti, lavoro pubblico e privato, creazione di nuova occupazione, protezioni sociali, fisco, pensioni, riforma degli ammortizzatori sociali e per modificare l’atteggiamento del Governo metteremo in campo tutte le iniziative necessarie per tutta la durata della discussione sulla legge di stabilità in Parlamento e ci saranno momenti di verifica entro il mese di novembre.”
Concluse assemblee indotto Stellantis nell’area industriale di Melfi, intervento Amministrazione Comunale di Melfi
Proseguono le assemblee dei lavoratori dell’indotto Stellantis nella zona industriale di San Nicola di Melfi. Gli incontri sono organizzati dal comparto metalmeccanico di Cgil Cisl e Uil, rispettivamente Fiom Fim e Uilm. Così giovedì 11 novembre il segretario della Cgil di Basilicata, Angelo Summa con Giorgia Calamita della Fiom, Marco Lomio della Uilm e Giovanni Ottomano della Fim hanno incontrato i lavoratori nel piazzale antistante l’indotto MA. “Questa crisi – spiega il leader della Cgil, Angelo Summa – sta dentro una visione programmatica in questa fase della transizione. Noi dovremo utilizzare bene le risorse che avremo a disposizione nei prossimi anni perché Melfi, Stellantis ed il suo indotto hanno una grande potenzialità. Anche per questo motivo è fondamentale che la Regione, insieme al sindacato e le istituzioni, siano in gradi di definire l’allocazione delle risorse perché qui ci sono grandi competenze e nella transizione energetica dovremo saper valorizzare questo aspetto”. L’esponente della Cisl. “L’anello debole della vertenza Stellantis – commenta il sindacalista Fim, Giovanni Ottomano – è proprio l’indotto dove si sono persi già decine di posti di lavoro. Qui oggi si lavora non più di cinque giorni al mese e sebbene grazie al tavolo voluto dalle segreterie nazionali siamo arrivati ad avere un piano industriale che prevede la produzione di 4 modelli elettrici a Melfi il problema è come arrivare al 2024 senza perdere altra occupazione. La Regione sia parte attiva di questa trattativa”. La Fiom. “Chiediamo a Governo e Regione Basilicata – aggiunge Giorgia Calamita – l’apertura ed un confronto vero con sindacato e imprese. Non si può pensare che i lavoratori paghino sempre il prezzo più alto ogniqualvolta siamo difronte ad una crisi. Questo è un territorio che negli anni ha dimostrato di avere grande competenza e produttività al contrario va premiato e non penalizzato”. Infine la Uil. “Il 5 novembre scorso a Melfi il primo cittadino, Giuseppe Maglione ha organizzato un incontro alla presenza dei sindaci dell’area nord di Basilicata, dei sindacati e del vescovo Ciro Fanelli. Da quel proficuo tavolo è venuto fuori un documento fondamentale che si riassume nella richiede di attenzione massima da parte della Regione Basilicata. All’assessore Cupparo chiediamo di riaprire il tavolo sulla vertenza Stellantis in tempi brevissimi”.
Il sindaco di Melfi, Giuseppe Maglione esprime grande solidarietà ai lavoratori di Stellantis e dell’indotto che sono alle prese con la crisi del settore automotive. “Mi sento vicino a tanti lavoratori – spiega Maglione – che vivono un momento davvero difficile. Per questo motivo trovo importante anche il ruolo svolto dalle forze sindacali che proprio in questi giorni stanno svolgendo delle assemblee davanti i cancelli di ingresso delle fabbriche dell’indotto Stellantis”. Proprio giovedì 11 novembre Cgil Cisl e Uil hanno incontrato i lavoratori davanti il piazzale della MA. “Anche durante le assemblee davanti le fabbriche dell’indotto Stellantis – conclude il sindaco di Melfi, Giuseppe Maglione – è stata ribadita la necessità che la Regione Basilicata riapra il tavolo sulla vertenza del gruppo Stellantis. Per questo motivo trovo fondamentale il documento che abbiamo preparato a margine dell’incontro dello scorso 5 novembre quando in municipio abbiamo affrontato la vertenza Stellantis alla presenza dei sindaci dell’area nord di Basilicata, del vescovo della diocesi di Melfi Rapolla Venosa, Ciro Fanelli e dei sindacati”.