“Con la stagione olivicola 2021 entrata nel vivo lo scenario agli occhi dei produttori materani è a dir poco catastrofico. Già la situazione di partenza appariva delicata a seguito degli eventi climatici avversi che, negli anni passati, hanno funestato l’olivicoltura con le tardive gelate con i loro strascichi e la cattiva allegagione dello scorso anno si sono sommate ad una siccità eccezionale senza precedenti. La risultante è stata fallimentare, con una situazione economica compromessa dalle ingentissime spese sostenute per cercare di condurre la produzione alla raccolta. Ovunque nelle diverse campagne dei paesi della provincia di Matera risultano evidenti riduzioni nella produzione, con una media da stimare intorno al 60% e picchi locali in negativo o in positivo che poco cambiano il quadro generale”.
Lo riferisce Pino Giordano, dell’Ugl Matera a termine dell’incontro avvenuto con il consigliere comunale con delega all’agricoltura di Montalbano Ionico nonché produttore e riferimento agricolo per tutta la fascia ionica metapontina, Antonio Tornese.
“Ovunque emerge l’aumento generale dei costi di gestione e la mancanza di personale per ogni impiego agricolo: due aspetti che devono far seriamente riflettere le istituzioni e le organizzazioni di settore, troppo spesso lontane da chi investe fatica, risorse e impegno in questa meravigliosa e avvincente olivicoltura del Materano – dice Giordano. Il malcontento è alle stelle dei produttori, ogni anno di questi tempi si parla della difficoltà a incrociare domanda e offerta di lavoro. Il Covid-19 e l’entrata a pieno regime del reddito di cittadinanza hanno evidenziato negli ultimi due anni anche un’altra realtà che andrebbe approfondita: molti giovani preferiscono percepire il sussidio che trovare un lavoro che garantirebbe un reddito inferiore. Troppi giovani preferiscono passare la giornata al bar e non è una questione economica e non è alcuna retorica del ‘nessuno vuole lavorare’, la verità – conclude Giordano – è per l’Ugl, che col reddito di cittadinanza stanno tutti a casa. Alleggeriamo la burocrazia e ingaggiamo in fretta gli italiani senza lavoro, a partire da chi percepisce il reddito di cittadinanza”.
Per l’Amministratore Tornese, “gli olivicoltori della fascia ionica/metapontina ormai esasperati, con una produzione pendente soggetta agli eventi metereologici avversi, si sentono messi con le spalle al muro privi di qualsiasi forma di tutela e abbandonati alla mercé degli sciacalli che turbano con sofisticazioni e alterazioni il mercato a scapito degli onesti lavoratori. Forte è la campagna portata avanti dall’Amministrazione Comunale di Montalbano e dalla Provincia di Matera dove, grazie al Presidente Avv. Piero Marrese, anche le istituzioni locali si sono interessate alla problematica: gli agricoltori sono ormai ad un passo dal baratro, subissati dall’aumento dei costi di produzione quali, il combustibile incrementato rispetto allo scorso anno del 200%, i costi per la messa in sicurezza degli ambienti ed addetti al lavoro ormai ingenti, i costi delle materie prime quali fitofarmaci e fertilizzanti anch’essi nell’ordine del 150\200%. Il frutto di un anno di lavoro, spese affrontate, sacrifici sostenuti, deve essere raccolto. La situazione è molto grave e – conclude Tornese – come ben denuncia Giordano a nome dell’Ugl Matera, si chiede a tutte le figure facenti parte della filiera olivicola e dell’intero comparto agricolo, di fare fronte comune, ora il dramma è che manca la manodopera: le associazioni di categoria sono pregate di attivarsi immediatamente per salvaguardare l’interessi del comparto, le istituzioni locali tutte a fronte di tale crisi, hanno l’obbligo di porre in essere azioni volte a garantire il bene della comunità che rappresentano poiché le ripercussioni di una profonda crisi del settore non tarderebbero ad emergere. Dunque non si può restare ancora a guardare dalla finestra, è giunto il momento di agire”.
Giordano e Tornese concludono che, “non è pensabile continuare con la logica assistenziale dei sussidi a pioggia. In tal senso, ora è urgente che i Governanti all’interno dell’annunciata riforma degli ammortizzatori sociali, prevedano la radicale modifica di uno strumento rivelatosi fallimentare come il reddito di cittadinanza”.