Il Covid non ha fermato la fuga degli italiani (e dei lucani) all’estero. L’ha solo rallentata come riferiscono i dati del recente rapporto Migrantes 2021. Tutte le regioni, ad esclusione dell’Umbria, presentano, però, saldi negativi nell’ultimo anno a causa della pandemia. La regione che, in valore assoluto, registra il saldo negativo maggiore è il Veneto (-2.762), seguito da Lombardia (-2.534), Campania (-1.801), Calabria (-1.789) e Puglia (-1.686). Al contrario, la Basilicata è la regione che ha perso meno residenti (-24), seguita da Val D’Aosta (-101) e Molise (-164). Degli oltre 109 mila connazionali che hanno spostato la loro residenza dall’Italia all’estero lungo il corso del 2020, il 78,7% lo ha fatto scegliendo l’Europa come continente.
“Probabilmente la vicinanza della meta di destinazione è stata una sorta di strategia di contenimento dei rischi a cui si andava incontro e non solo per la possibilità di contrarre il virus, quanto piuttosto per le condizioni del sistema sanitario del luogo prescelto e delle indicazioni ivi adottate”: è la valutazione emersa venerdì sera a Bucarest nell’assemblea degli italiani (e dei lucani) residenti in Romania convocata dalle associazioni ACI (Associazione Cuochi Italiani), Associazione Lucani nei Balcani, Il movimento Lucani Nel Mondo, Il comitato tricolore Italiani Nel Mondo. All’incontro a Palazzo Italia presenti i candidati nelle liste alla prima competizione del COM.IT.ES. (Comitati Italiani all’Estero) ai quali sono stati consegnati messaggi propositivi per la valorizzazione della comunita’ Italiana in Romania.
“L’emigrazione – dice Giovanni Baldantoni, presidente Palazzo Italia – è profondamente cambiata: dai piu’ anziani emigrati nel dopoguerra siamo passati adesso alle migliaia di studenti che paradossalmente vengono per studiare in Romania e non in Italia che ogni giorno si impoverisce di giovani e professionisti. L’Italia tra le prime al Mondo in tutti i settori necessita di una grande organizzazione nel Mondo per le comunita’ che vivono all’estero . Il Comites, per la prima volta sara’ eletto il 3 Dicembre anche in Romania e tutti hanno auspicato nella riunione che ci sia la massima sinergia tra autorita’ Italiane e gli Italiani” .
Eleggeremo i nostri rappresentanti che avranno la possibilità , a stretto contatto ed in collaborazione con istituzioni Italiane e Rumene, di facilitare il dialogo, l’integrazione, cercare e trovare soluzioni ai problemi di tutti. Sosteniamo una lista di 14 candidati e abbiamo invitato tutti nostri amici iscritti all’ A.I.R.E. (Anagrafe residenti italiani all’estero) da piu’ di 6 mesi di seguire scrupolosamente le procedure. E’ un importante appuntamento elettorale – continua Baldantoni – per dare rappresentanza alle nostre comunità all’estero.
La Comunita’ Italiana, molto numerosa , per gran parte “pendolare” ha circa 8000 iscritti all’AIRE (Anagrafe residenti italiani all’estero). E’ il caso di sottolineare i buoni rapporti bilaterali esistenti tra Italia e Romania e gli intensi rapporti commerciali tra i due Paesi. Sono più di 18.000 le imprese italiane attive in Romania (su 40.000 imprese italiane registrate) che investono in ogni settore economico. Di qui il rinnovato impegno dei Lucani nei Balcani che già da alcuni anni promuovono la Lucania ed i suoi prodotti nel Palazzo Italia, come promuove altri prodotti di altre Regioni. L’incontro si è chiuso con la cena “a base di sapori lucani” offerta dall’Associazione Cuochi Italiani con la presidente Enza Barbaro ai fornelli.