Da lunedì 15 novembre 2021 la città di Matera, capitale europea della cultura nel 2019 e patrimonio mondiale Unesco con i rioni Sassi e l’altopiano murgico dal 1993, non può offrire a materani e visitatori il servizio dei bagni pubblici nel centro e nei Sassi di Matera.
Il servizio, in proroga con un bando-ponte di sei mesi, è scaduto e pertanto sono chiusi i bagni gestiti dalla cooperativa Cantomat presenti nei Sassi di Matera e presso la stazione dei bus in piazza Matteotti e i bangi gestiti dalla cooperativa Evolution presenti in piazza Vittorio Veneto, nella villa comunale “dell’Unità d’Italia” e al mercato della zona Paip.
La chiusura dei bagni pubblici, oltre a provocare un disservizio in una città turistica come Matera, apre una nuova emergenza dal punto di vista occupazionale, visto che sono rimasti a casa sei persone.
I bagni potranno riaprire solo quando l’Amministrazione Comunale di Matera affiderà il servizio ai nuovi gestori che si aggiudicheranno l’appalto.
Michele Capolupo
Bagni pubblici chiusi dal 15 novembre a Matera, Carmine Alba (Consigliere comunale PD Matera): “Questa amministrazione non riesce a garantire neanche l’ordinario”
Nonostante i ripetuti interventi del Centrosinistra per accelerare la soluzione dei problemi della nostra comunità, tra i quali quelli a favore dei lavoratori in difficoltà oggetto d’interrogazione consiliare presentata per sollecitare la soluzione dei servizi di pulizia, custodia, gestione e manutenzione ordinaria dei Bagni pubblici, ci ritroviamo ogni due mesi a dover affrontare con il carattere dell’emergenza una situazione di ordinaria amministrazione.
Di fatto, l’ingiustificabile metodo utilizzato da questa amministrazione di assegnare il predetto servizio ad un operatore economico, ogni volta diverso dal precedente, tramite gara di durata solo bimestrale, determina una perenne precarietà del servizio e delle persone già svantaggiate che ci lavorano.
Infatti, come puntualmente succede ad ogni gara, dopo aver eseguito una proroga tecnica fino all’affidamento del servizio a nuovo vincitore, l’amministrazione ha deciso d’interrompere il servizio da oggi, creando un disservizio per la comunità e lasciando a casa cinque famiglie.
Non si capisce per quale motivo, in vista anche dell’afflusso turistico consistente previsto a Matera nel periodo pre-natalizio, non è possibile dare una stabilità ad un servizio indispensabile per una città attrattiva come la nostra e garantendo ai lavoratori una stabilità ed una certezza salariale.
Difatti come avevamo già denunciato si crea un disservizio e si continua a precarizzare le persone più deboli, visto che come tutta la città conosce bene, i servizi sono affidati a cooperative di tipo “B”.
Il tutto succede in assenza di un governo della città, con un assessore competente dimissionario ormai da più mesi e la nuova giunta ancora non nominata.
Assistiamo quindi ad una amministrazione che continua ad utilizzare la propria energia esclusivamente alla ricerca delle soluzioni di beghe politiche dovute al posizionamento di alcuni, dimenticando i problemi reali della città e abbandonando padri di famiglia che da oggi si ritrovano senza un lavoro.
Farebbe piacere capire cosa ne pensano quei consiglieri comunali che da tempo si proclamano sensibili ai temi del sociale ma che in concreto oggi risultano silenti per non compromettere l’ottenimento di un “posto al sole”.