Legge di bilancio e interlocuzione con il governo regionale sui temi quali invecchiamento attivo, non autosufficienza, case di riposo e ambiti territoriali di zona. Sono i temi al centro dell’assemblea generale dello Spi Cgil Basilicata che si è svolta a Potenza. “La pandemia ha evidenziato tutte le fragilità dell’attuale modello di crescita e ha accentuato e accelerato problemi e processi aperti da tempo – ha detto il segretario generale dello Spi Cgil Basilicata, Nicola Allegretti – In primo luogo ha dimostrato quanto sia insostenibile un mercato del lavoro fatto di precarietà e assenza di diritti. Una condizione che ha colpito in particolare i giovani, le donne, il Mezzogiorno, che si trova in una condizione sempre più difficile. Contestualmente alla crisi sanitaria, a quella economica e alle trasformazioni del lavoro si sono rese evidenti altre grandi questioni: la crisi ambientale, l’innovazione tecnologica, le nuove politiche industriali, la questione demografica”. Su quest’ultimo aspetto Allegretti ha evidenziato: “Siamo nel pieno di un processo di denatalità e di mobilità di persone. Questo ci pone di fronte a temi di grandi rilievo, che interessano soprattutto il Mezzogiorno e la nostra regione e che fa emergere la necessità di un nuovo modello di organizzazione sociale che sappia tradurre la nuova composizione demografica della società in una risorsa, in un’occasione di vita attiva capace di sviluppare tutte le potenzialità esistenti nell’età anziana.
È il grande tema dell’invecchiamento attivo – continua Allegretti – che pone la necessità di ricostruire le reti e le relazioni sociali indebolite da anni di disinvestimento nelle politiche sociali. Inoltre, la diffusione della pandemia ha colpito in particolare i soggetti più fragili a partire dagli anziani. Questo pone in modo evidente un problema relativo al sistema di welfare e dello stesso ridisegno della città. Più che mai oggi risulta evidente che bisogna investire nella sanità pubblica, nella prevenzione, nell’assistenza domiciliare, nel territorio, nel sostegno a nuovi stili di vita. Diventa irrimandabile una legge nazionale sulla non autosufficienza e, al contempo, una legge di bilancio che dia risposte più vicine ai bisogni dei cittadini”.
Sulle pensioni in particolare secondo Allegretti “non ci sono stati passi avanti. Le risorse messe a disposizione, 600 milioni cui dovrebbero aggiungersi 451 milioni nel 2023 e 507 milioni nel 2024, sono scarse – ha detto Allegretti – e la logica che sta dietro le proposte del Governo non vanno in direzione di una riforma della legge Fornero. Noi chiediamo che si rispettino gli impegni sulla rivalutazione delle pensioni e che gli 8 miliardi previsti nella legge di bilancio siano destinati per la gran parte alla riduzione delle tasse dei pensionati e dei lavoratori dipendenti.
A livello regionale Allegretti sottolinea, infine, come il confronto con la Regione Basilicata “non sia mai partito. Purtroppo attendiamo ancora risposte sulla riforma per l’assistenza domiciliare e la regolamentazione delle case di riposo, la non autosufficienza, i Piani intercomunali dei servizi sociali e socio sanitari, la legge sull’invecchiamento attivo. Non solo. Il progressivo invecchiamento della popolazione e la crescente denatalità – conclude Allegretti – richiedono adeguati investimenti sul complesso delle politiche a sostegno della genitorialità, dai servizi per l’infanzia alla rete dei consultori familiari, dalle politiche di condivisione ai luoghi delle città e ai i servizi pubblici. Il welfare nel suo complesso, date anche le risorse a disposizione del Pnrr, sia visto non come un costo da comprimere ma come un investimento per ridare speranza nel futuro, produrre inclusione e creare buona e stabile occupazione”. Domani 17 novembre lo Spi Cgil, insieme alla Fnp Cisl e a UilP sarà all’auditorium parco della Musica di Roma per partecipare alla grande assemblea unitaria dei pensionati a sostegno della mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil sulla legge di bilancio 2022.