Due giorni di confronto a Matera per discutere di scuola, psicologia e integrazione con il convegno “Noi insieme: l’intervento psicologico a sostegno dei processi di integrazione scolastica.”organizzato dalla Unità operativa di Psicologia dell’Azienda Sanitaria di Matera , in in collaborazione con il Comune di Matera, e la partecipazione del Lions club, sezione di Jesce-Matera. L’appuntamento è fissato il 22 settembre, con inizio alle 8.30, presso le aule di formazione dell’Ospedale Madonna delle Grazie e il giorno dopo , con inizio alle 9.00,in seduta pubblica, presso la Mediateca provinciale .
Il progetto “Noi Insieme” ha sviluppato la raccolta/analisi di dati epidemiologici sulla diversabilità e la revisione dell’intero percorso assistenziale psicologico che dalla segnalazione scolastica porta al progetto educativo individualizzato ed alle sue puntuali verifiche.
“ La qualità degli interventi -ha detto il Direttore Generale della Asm Vito Gaudiano – e l’attivazione della rete istituzionale sono condizioni imprescindibili per garantire e rendere efficace l’intero percorso assistenziale finalizzato a migliorare la qualità di vita sia degli alunni con problemi di disabilità che delle famiglie “ . Tale consapevolezza ha posto le basi della realizzazione del progetto e del convegno.
La prima giornata sarà dedicata al confronto tra i gli operatori della ASM impegnati (nell’ambito della diversabilità) per la revisione degli strumenti di lavoro e saranno presenti all’evento esperti provenienti anche da altre realtà operative, sia universitarie che Aziendali.
La seconda giornata, le cui attività si svolgeranno presso la Mediateca provinciale, prevede il confronto tra tutti i soggetti, Istituzionali e non, coinvolti nelle azioni finalizzate all’integrazione scolastica: Scuola, Ente Locale, ASM, Famiglia, Volontariato.
La giornata si concluderà con la rappresentazione teatrale (in forma oratoriale) “Urla Mute”, di Laura Bellomo Columbo tratta dal libro “Siamo solo noi” di De Bac. Il contenuto della rappresentazione racconta storie e alimenta la speranza di come attraverso la riabilitazione psicofisica e sociale, sia possibile migliorare la qualità di vita dei soggetti disabili e delle loro famiglie.