Protesta dei consiglieri di NuovaMente Craco per la negata partecipazione da remoto al consiglio comunale del 17 novembre. Di seguito la nota integrale inviata dal gruppo consiliare NuovaMente Craco composto dai consiglieri Domenico Montemurro, Giuseppina Galante e Nicola Pecoraro.
Nonostante la sensibilizzazione di Sua Eccellenza il Prefetto di Matera, che ringraziamo per il suo interessamento, il Sindaco Lacopeta ha negato la partecipazione da remoto dei consiglieri comunali alla seduta del 17 novembre, adducendo come pretesto l’incapacità tecnica di garantire un’adeguata comunicazione. In realtà sono necessari esclusivamente un personal computer, una connessione internet ed un amplificatore per diffondere l’audio degli interventi da remoto, strumenti a disposizione di qualsiasi ufficio pubblico. Nel 2021, dopo che anche i minori hanno affrontato un anno di DAD, è inammissibile presentare una scelta politica come una questione di natura tecnica. È da oltre un anno che stiamo chiedendo di partecipare in modo decente da remoto ma, o i nostri interventi sono stati boicottati oppure ci è stata completamente negata questa possibilità.
Perché mentre la maggior parte dei comuni (anche piccoli comuni come Stigliano, Alianello, Miglionico) svolge sedute miste, in presenza e da remoto, trasmettendole in diretta streaming, il Comune di Craco si ostina a negare questa possibilità? E se un consigliere risultasse positivo al Covid? E se un consigliere, per ragioni di sicurezza sanitaria, in un periodo di forte crescita dei contagi, preferisse partecipare al consiglio dalla propria abitazione, perché dovrebbe essere escluso?
Da questo comportamento emerge la ferrea volontà del primo cittadino e della sua maggioranza di silenziare il dibattito pubblico e di ostacolare la partecipazione da remoto dei consiglieri. Ricordiamo che lo stato di emergenza sanitaria è stato prorogato sino al 31 dicembre 2021 e che c’è un regolamento comunale che consente le riunioni in modalità telematica; questo stesso regolamento è stato utilizzato diverse volte dall’attuale giunta per deliberare da remoto. Se la giunta ha il diritto di riunirsi in modalità telematica perché ai consiglieri viene negato questo diritto?
I consiglieri di NuovaMente Craco per protesta, pur essendo presenti all’appello, non hanno partecipato alle votazioni della seduta di consiglio del 17 novembre poiché è stato compromesso il diritto di partecipazione effettiva ad un nostro consigliere, e sottolineano che la seduta potrebbe non essere valida poiché vengono negate norme di legge e di regolamento.
Denunciamo inoltre un atteggiamento della maggioranza volto a disincentivare la partecipazione della popolazione: è stata negata la pubblicazione delle registrazioni delle sedute svolte a porte chiuse mentre, per il consiglio del 17 novembre, l’avviso di convocazione non è stato pubblicato né sulla home page dell’Ente né sulla pagina Facebook ufficiale. Il risultato è stata la presenza di soli tre cittadini, in una seduta in cui si votavano variazioni di bilancio per oltre 300.000 euro.
L’essenza della democrazia sono la partecipazione e la trasparenza: schierarsi apertamente contro è un messaggio diseducativo per l’intera comunità che rischia di allontanare sempre più i cittadini dalla gestione della res publica.