L’Unitre di Matera si apre alla città con un ciclo di conferenze mensili. Nella proposta formativa di quest’anno accademico, l’Università delle tre età di Matera, oltre ai corsi settimanali e quindicinali in presenza e online, ha voluto inserire delle conferenze/conversazioni con alcuni protagonisti della vita culturale della città.
Il primo incontro è previsto per Giovedì 25 novenbre alle ore 16.30 presso l’auditorium della parrocchia di Serra Venerdì, dove sarà proiettato il breve documentario “la Lixeira – la dignità degli invisibili”, realizzato da Guido Galante e Antonio Notarangelo e prodotto dall’Associazione Lino Perrone in collaborazione con l’Associazione Basilicata-Mozambico.
Il cortometraggio, ambientato proprio nella discarica di Maputo, ha già ricevuto diversi riconoscimenti internazionali ai festival cinematografici di Parigi, Berlino, Istanbul, Stoccolma, Glaucester, Tallin, Kiev, Abuja, New York e Buenos Aires.
Il breve documentario, della durata di 12 minuti, mostra il crudo e reale racconto del quartiere della discarica di Maputo, dove si gratta la sopravvivenza quotidiana con le unghie e con una serena e lenta forza della disperazione.
Il testo e le immagini sono di Roberto Galante, ideatore e responsabile della scuola/laboratorio di fotografia, grafica, scrittura e comunicazione “A Mundzuku Ka Hina”, un percorso di formazione professionale finalizzato all’inserimento nel mondo del lavoro destinato proprio ai giovani della discarica di Maputo, agli orfani e ai numerosi bambini di strada che sono anche protagonisti del documentario. La sfida di Roberto, che ha dedicato gli ultimi dieci anni della propria vita ai ragazzi della discarica ed al loro sviluppo umano e professionale, è stata quella di proporre un progetto formativo a ragazzi cui la vita non ha offerto la possibilità di elaborare ed esprimere le proprie potenzialità ed i propri talenti. Il principio che ha guidato le azioni di Roberto è stato quello di restituire gli strumenti e le competenze agli invisibili, a coloro che non hanno voce, affinché possano esprimere un’autonoma visione sul proprio mondo interno ed esterno, e diventare essi stessi gli architetti della narrazione. Dopo la scomparsa di Roberto, nel luglio 2019, l’Associazione “Basilicata-Mozambico” attraverso diverse raccolte fondi realizzate con l’aiuto dell’Associazione “Lino Perrone”, ha proseguito lungo la strada da lui tracciata: il laboratorio è oggi portato avanti dagli allievi più anziani e preparati della scuola, che fanno da tutor ai più giovani, tenendo viva la fiamma della passione educativa e formativa del loro maestro.
“Sarà un’occasione per conoscere questa meravigliosa avventura di una realtà lontana e diversa dal nostro vivere quotidiano” – precisa la Prof. Filomena Cancellaro, direttrice dei corsi – “per ascoltare questa incredibile sfida che ha dell’impossibile: fornire a questi ragazzi privi di tutto e invisibili, per noi, gli strumenti affinché possano comprendere il proprio mondo e riescano ad esprimerlo, diventando gli autori del proprio riscatto e futuro. Nel progetto africano troviamo molti parallelismi con i nostri obbiettivi, infatti lo scopo dell’Unitre, che è un’associazione nazionale culturale e di volontariato, è quello di fornire alle persone di tutte le età la possibilità di apprendere lungo l’intero corso della vita, così da poter incrementare le proprie conoscenze. Avere gli strumenti della conoscenza è una buona possibilità per non sentirsi esclusi in un mondo in cui la tecnologia è sempre più sofisticata e, in questo particolare periodo di Covid 19, così privo di occasioni di incontro e di socializzazione. Infine sarà anche l’occasione di un confronto generazionale e di sensibilizzazione per la raccolta fondi da destinare proprio al laboratorio mozambicano attraverso il calendario 2022 “Matera”.
All’incontro interverranno e parleranno del progetto Andrea Fontanarosa, per l’Associazione Basilicata Mozambico, e Guido Galante, per l’associazione Lino Perrone.
Naturalmente sono invitati tutti, anche i non aderenti all’ Associazione Unitre.