Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, intervento Consigliere regionale Leggieri (M5s). Di seguito la nota integrale.
Ogni giorno, purtroppo, la cronaca ci riporta notizie di vittime di violenze e femminicidio e il fenomeno sembra non arrestarsi. Il dato è impressionante: si stima che circa il 35% delle donne nel mondo ha subito violenza almeno una volta nella vita. I Paesi più colpiti da questo fenomeno sono quelli del Terzo mondo, dove la pratica delle mutilazioni genitali femminili è largamente diffusa.
Dall’inizio della pandemia in Italia si è registrato un aumento degli episodi di violenza sulle donne. Durante la fase di lockdown, infatti, le chiamate al numero antiviolenza sono quasi raddoppiate rispetto all’anno precedente e il maggior numero di telefonate si è registrato a partire da fine marzo 2020, in piena emergenza Covid-19.
Secondo i dati dell’ultimo report del Servizio Analisi criminale della Direzione centrale della polizia criminale, le violenze sulle donne e i femminicidi sono aumentate. Dal 1° gennaio al 21 novembre 2021 – si legge nel documento – il numero delle vittime di genere femminile, da 87 nel periodo 1° gennaio – 21 novembre 2020, è passato a 93 (+7%). Nell’arco temporale dell’anno in corso, le donne vittime del partner o ex passano da 59 a 63 (+7%).
In Basilicata, nel 2021 le richieste di aiuto sono aumentate rispetto al 2020 e gli autori delle violenze sono principalmente mariti ed ex partner (dati associazione ‘Telefono Donna’). Occorre innanzitutto mettere a disposizione delle donne una rete di servizi socio-sanitari e socio-assistenziali sul territorio. Le vittime di violenza, a volte, sono inconsapevoli della loro condizione ed è essenziale una tempestiva e adeguata presa in carico delle donne che si rivolgono, ad esempio, al Pronto Soccorso. A tal fine nel 2020 il Ministero della Salute ha promosso un programma di formazione che ha visto il coinvolgimento di tutti i Pronto Soccorso italiani. Solo rafforzando le reti territoriali di prevenzione e contrasto della violenza di genere, si potrà individuare tempestivamente la donna vittima di abuso.
E poi bisogna pensare a tutti gli orfani per crimini domestici che manifestano tutti i disturbi correlati all’evento traumatico. Per loro c’è bisogno di un ambiente sereno e rassicurante e per tali ragioni è necessario attivare aiuti concreti per sostenere le famiglie affidatarie. Risulta importante garantire loro uno specifico supporto da parte dei servizi socio-sanitari preposti e delle associazioni presenti sul territorio.