Imma Tataranni tornerà presto. Nella ultima prova d’autore di Mariolina Venezia ( Ecchecavolo) è possibile trovare una delle fonti di ispirazione del nuovo ciclo di avventure in preparazione per la Rai.
Su Imma (la splendida Vanessa Scalera) si è molto disputato. Nella sua magistrale sciatteria, sulla inevitabile usura dei personaggio televisivo pare vincere la icona del magistrato partecipe della antropologia meridionale. Un infuso di passione civile, di impulsivo senso di giustizia e insieme di indulgenza alla imperfezione del mondo. Imma è fondamentalmente combattuta fra due versioni del bene : la intransigenza e la generosità. Un modello che non dovrebbe dispiacere nel tempo di una giustizia che non si fa amare e che inciampa nelle ferite del mondo. Mariolina Venezia sul Venerdì di Repubblica spiega le ragioni emotive e sentimentali che, combinando la cruda torsione professionale e la felice attitudine umana, fanno di Imma una commensale gradita al desco serale delle famiglie italiane. Per l’autrice, un fluido ruolo magnetico non potrebbe che venire dalla natura prodigiosa, aspra e fascinatoria di una regione che osservava dal maggiolino del padre e, in età matura, dalla panda verde su cui meditava su groviglio,delitti,soprusi, arsenico e vecchi merletti.
Vedremo cosa combinerà la Imma del 2022. Sopratutto se innoverà nello slang, nelle insidie del parlato, magari recuperando un dialetto che sappia essere non anarchico ma autentico e insieme “commerciale”. Superare le dimensione del vicolo non sarà facile. Una città così straordinaria dispone da sé della ‘lingua”che con cui parlare al mondo.
Vincenzo Viti